Salute 20 Gennaio 2015 20:05

Chirurghi Plastici, onori e oneri di una branca nel limbo tra medicina e arte

Intervista a Fabrizio Malan, presidente SICPRE
Chirurghi Plastici, onori e oneri di una branca nel limbo tra medicina e arte

Se di boom si può parlare in ambito medico, l’esempio della Chirurgia plastica appare, negli ultimi anni, quello più calzante. Un numero di pazienti in crescita costante e, contestualmente, scuole di specializzazione prese d’assalto.

Insieme all’ascesa, però, gli specialisti del “ritocco”, devono far fronte a non poche criticità. Sanità Informazione ha sentito, sul tema, Fabrizio Malan, presidente SICPRE, la Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica.

“Una delle sfide principali che ci troviamo ad affrontare – esordisce Malan – è esternare la credibilità e la professionalità alla nostra attività. I nostri obiettivi sono legati al miglioramento costante della preparazione dei nostri iscritti, attraverso programmi di formazione permanente che abbiamo già attivato. E’ prevista inoltre una maggiore interazione col Ministero della Salute, con la compilazione di linee guida cui in parte abbiamo già fornito i risultati, e rafforzare la fiducia dei nostri soci – continua il presidente – con le nostre iniziative in campo assicurativo a quello formativo”.

In ambito malpractice, la categoria dei chirurghi plastici è una delle più bersagliate. Certamente la categoria ha bisogno di lavorare in modo più sereno, ma Malan sostiene che, a conti fatti “l’obbligo assicurativo non ha aggiunto nulla di nuovo ai chirurghi plastici: tutti noi abbiamo sempre avuto una polizza di responsabilità civile e professionale, purtroppo a costi iperbolici il che, specialmente per i giovani, rappresenta un grosso impedimento. Per far fronte a questa criticità  – aggiunge – siamo in contatto con dealer assicurativi che ci permettono di proporre ai nostri soci le migliori condizioni assicurative, con coperture reali e affidabili.

Oggi la tecnologia medica sta facendo passi da gigante, con una vera e propria esplosione di App mediche: uno strumento utilissimo se usato in modo consapevole. Nel caso specifico dei chirurghi plastici le innovazioni tecnologiche, oltre a presentare soluzioni alternative a diverse problematiche, diventano veri e propri “ferri del mestiere”: “Quello che caratterizza la nostra specialità rispetto ad altre – conclude Malan – è la sua componente “artistica”: per realizzarla è necessario uno strumentario davvero sofisticato”.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Health4Europe: la società civile europea alza la voce per una sanità più inclusiva, resiliente e finanziata

Il documento propone anche un nuovo modello di governance inclusiva, con la partecipazione strutturata di rappresentanti della società civile e delle associazioni di pazienti alle decisioni pol...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”