Salute 24 Novembre 2023 12:27

Cannabis: 1 consumatore su 3 sviluppa disturbi clinici e sociali

Il consumo di cannabis può non essere così innocuo come invece molti pensano. Una persona su 3 che ne fa uso, infatti, sviluppa un disturbo che porta alla compromissione o a un disagio clinicamente e socialmente significativo. E questo può dipendere dalla genetica. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Yale University e pubblicato su Nature Genetics

Cannabis: 1 consumatore su 3 sviluppa disturbi clinici e sociali

II. Le conseguenze negative per la salute dettate dall’uso di cannabis includono il declino delle funzioni cognitive e l’aumento del rischio di alcuni tipi di cancro, mentre le implicazioni sociali includono la diminuzione della produttività e gli incidenti automobilistici in stato di alterazione.

Il disturbo da uso di cannabis è legato a fattori di rischio genetici

La tendenza alla depenalizzazione del consumo di cannabis ha reso necessaria una maggiore la comprensione dei rischi associati. Per studiare i fattori genetici che influenzano il rischio di sviluppare il disturbo da uso di cannabis, i ricercatori hanno condotto uno studio di associazione genomica su larga scala. Successivamente hanno condotto una meta-analisi che hanno coinvolto un totale di 1.054.365 individui: 886.025 europei, 123.208 africani, 38.289 americani misti e 6.843 dell’Asia orientale. Gli scienziati hanno poi sfruttato i risultati di queste analisi per studiare i fattori di rischio genetici condivisi tra il disturbo da uso di cannabis e di altre sostanze, e i danni psichiatrici e comportamentali per esplorare potenziali relazioni causali. I ricercatori hanno osservato correlazioni genetiche positive tra il disturbo da uso di cannabis e diversi altri comportamenti a rischio, tra cui l’iniziazione al fumo e la dipendenza da alcol, sia nelle popolazioni di origine europea sia in quelle di origine africana.

Possibile legame anche sul rischio di insorgenza del tumore ai polmoni

Gli scienziati hanno anche trovato prove genetiche a sostegno di una potenziale influenza causale del disturbo da uso di cannabis sul rischio di cancro ai polmoni nella popolazione europea. I ricercatori indicano che questa potenziale relazione potrebbe avere conseguenze impreviste sulla salute pubblica in futuro. Gli autori hanno cercato di controllare anche gli effetti del fumo di sigaretta nelle loro analisi. Tuttavia, osservano che sono necessari ulteriori lavori per chiarire le complesse relazioni tra il consumo di cannabis, il fumo di sigaretta e gli esiti futuri della salute. 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Cannabis, allarme adolescenti: a 13 anni già ne fanno uso, a rischio il cervello
Uno studio europeo rivela: Italia al primo posto per il consumo di marjuana tra i ragazzi con conseguenze che possono essere devastanti dal punto di vista neurologico. Maisano (psicologa e psicoterapeuta Fatebenefratelli Sacco): «La risonanza magnetica rivela aree cerebrali danneggiate che possono col tempo compromettere funzioni percettive e cognitive dell’individuo»
Cannabis, l’allarme dell’Omceo Roma: «È pandemia nei giovanissimi con effetti devastanti»
Aumenta il numero di giovani e giovanissimi che fanno uso di cannabis con effetti sulla salute mentale. Per contrastare questo fenomeno l'Omceo di Roma ha creato un Gruppo di lavoro dedicato alla prevenzione, valutazione e divulgazione delle conseguenze della cannabis
Si può essere esposti al virus Sars-CoV-2 e non esser mai contagiati?
Coloro che non si sono mai ammalati di Covid-19, nonostante abbiano avuto contatti con persone positive al virus, potrebbero avere geni o un sistema immunitario diverso che le protegge dall'infezione
Cannabis, nessun referendum. Molinaro (Cnr), «Cambio norme non influisce su consumo abituale»
La Corte Costituzionae ha dichiarato inammissibile il referendum per depenalizzare la coltivazione della cannabis a uso personale. Sabrina Molinaro del Cnr esprime i suoi dubbi sugli effetti di norme più liberali sui consumatori abituali
Cannabis ed epilessia, LICE: «Affidarsi al medico specialista per definire corretta terapia»
«Molti medici – spiega la Presidente LICE Laura Tassi - privi delle corrette credenziali cliniche e scientifiche nel settore dell’Epilessia, inducono rischiosi tentativi terapeutici con sostanze che possono causare anche gravi conseguenze e riguardo le quali non esistono studi di efficacia e sicurezza»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...