Più di uno studente su tre ha subito bullismo, il 32% ha sperimentato il cyberbullismo, il 54% si sente solo almeno qualche volta, e il 18% lo prova frequentemente. Sono questi i numeri e le percentuali, piuttosto allarmanti, che emergono dal sondaggio dell’Osservatorio nazionale sul bullismo e disagio giovanile, realizzato con il supporto dell’Accademia dei Campioni, che ha coinvolto oltre 11mila ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 19 anni in tutta Italia. L’analisi indaga anche il ruolo dell’identità digitale, fotografando una generazione iperconnessa ma vulnerabile. I social più usati sono WhatsApp, TikTok e YouTube, e quasi un adolescente su tre ammette di aver creato un profilo falso. Il 26,5% riconosce di aver insultato o deriso qualcuno online almeno una volta.
Il 24% degli intervistati ha una visione negativa o incerta della propria vita. Ma ciò che preoccupa di più e che il 28% non riesce o non vuole comunicare il proprio malessere, così come esiste un 4% di giovani da tenere sotto ‘sorveglianza speciale’ avendo dichiarato di affrontare la solitudine con modalità estreme. Ancora, c’è chi trova una via d’uscita nello sballo: si tratta dell’1,5% degli intervistati. Accanto alle cattive notizie, ci sono pure quelle buone: il 70% ha un buon rapporto con gli amici, l’88% con la propria famiglia, e il 75% valorizza lo sport. Purtroppo non tutti possono contare su quest’ultima valvola di sfogo: un adolescente su cinque non pratica sport per motivi economici o di tempo.
Il sondaggio offre un quadro chiaro anche in tema di scuola: anche se il 37% ne riconosce l’importanza, il 62,6% esprime critiche o insoddisfazione. Gli studenti vorrebbero più uscite didattiche (34%), incontri su bullismo (19%), violenza di genere (19%) e dipendenze (14,2%), oltre a sportelli psicologici (13,5%). “Questo report non è solo una fotografia – concludono gli esperti dell’Osservatorio che lo hanno redatto – è uno strumento operativo per insegnanti, dirigenti, educatori, genitori, allenatori. Perché dietro ogni dato c’è una persona, e dietro ogni disagio, un bisogno di cura e presenza”.