Salute 27 Settembre 2023 16:07

BPCO, una corsa ciclistica per conoscerla e combatterla

La BPCO colpisce più di 30 milioni di europei, di cui oltre 3,5 milioni in Italia. Nei paesi industrializzati i principali fattori di rischio sono il fumo di tabacco, l’inquinamento atmosferico e l’esposizione professionale a fumi e polveri.

BPCO, una corsa ciclistica per conoscerla e combatterla

L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) una delle emergenze a livello globale: è la terza causa di morte dopo le patologie cardiovascolari e i tumori, e la quinta causa di disabilità.

Per diffondere l’importanza di conoscere, prevenire e gestire al meglio questa malattia che colpisce i polmoni, da ormai 5 anni O2&Cie Urgence BPCO, Associazione francese di pazienti, organizza “TourBPCO sous assistance respiratoire”, una corsa ciclistica a cui partecipano anche i pazienti che hanno bisogno di assistenza respiratoria.

La corsa di quest’anno si svolge dal 6 settembre al 5 ottobre su diversi percorsi in Francia e in Svizzera ed è stata organizzata anche grazie a partner come Sitex-Vivisol, fornitore di assistenza sanitaria a domicilio, che in Italia collabora con i principali centri di pneumologia.

La BPCO colpisce più di 30 milioni di europei, di cui oltre 3,5 milioni in Italia. Nei paesi industrializzati i principali fattori di rischio sono il fumo di tabacco, l’inquinamento atmosferico e l’esposizione professionale a fumi e polveri.

I sintomi principali

Chi ne soffre presenta fiato corto, tosse, catarro, frequenti infezioni respiratorie e ha un’aspettativa di vita decisamente ridotta. In queste condizioni anche semplici attività come camminare o fare le scale diventano impegnative. Eppure proprio l’attività fisica può giocare un ruolo fondamentale sia nella prevenzione, sia nella gestione della malattia. “È importante che i giovani sappiano che mantenersi in forma e attivi, senza fumare, riduce il rischio di sviluppare questa malattia. Ma anche una volta ricevuta la diagnosi, l’attività fisica – anche se moderata – può aiutare a rallentare la progressione della malattia e a migliorare la qualità di vita dei pazienti”, spiega Riccardo Drigo, ex primario di pneumologia dell’ospedale di Montebelluna Terme.

È il caso di Philippe Poncet, leader dell’associazione O2&Cie Urgence BPCO, che corre con assistenza respiratoria. Al suo fianco molti ciclisti di fama internazionale, fra i quali Claudio Chiappucci, due volte secondo al Giro di Francia e al Giro d’Italia.

Poncet e Chiappucci hanno corso insieme la tappa tra Saint-Lary-Soulan e Lourdes, che comprende la salita del Col d’Aspin – passo di prima categoria del Tour de France e i suoi interminabili 12 chilometri – e quella fra Aigle e Annemasse, un percorso di circa 100 chilometri fra Svizzera a Francia. L’anno scorso Chiappucci aveva affrontato con Poncet il passo dello Stelvio a 2800 metri di quota. Un’ascesa raccontata nel film: La BPCO, l’ultima ascesa.

“Sono orgoglioso di poter contribuire a diffondere le giuste informazioni su questa malattia e far capire come lo sport possa fare la sua parte per aiutare questi pazienti. Philippe Poncet è un esempio di determinazione ed è stato capace di costruire intorno alla malattia una corsa ciclistica di tutto rispetto”, afferma Claudio Chiappucci. Insieme a lui partecipa alla corsa di sensibilizzazione anche Stephen Roche, vincitore nello stesso anno del Tour de France, del Giro d’Italia e del Campionati del mondo di ciclismo, nonché quattro volte vincitore del Tour de Romandie.

“Lo scopo della BPCO O2&Cie Urgence è quello di rendere tutti consapevoli che lo sport fin dalla tenera età, il mantenimento di una condizione fisica a lungo termine in età adulta e il ricondizionamento fisico in caso di collasso dell’apparato fisiologico – qualunque sia la malattia – e dell’apparato respiratorio in particolare, sono un obbligo e una sicurezza per tutti”, osserva Philippe Poncet.

“La nostra mission è quella di far vivere il paziente al meglio, di offrire un’assistenza globale, che non lo limiti e che gli consenta di gestire la sua malattia a casa come fuori. Per questo siamo felici di offrire il nostro contributo alla O2&Cie Urgence BPCO fornendo l’assistenza respiratoria a Philippe Poncet”, conclude Christian Quaggia, Corporate Marketing Director di Vivisol.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Nativi digitali apprendono come i dislessici. Logopedista: “Non si torna indietro, fondamentale educare all’uso nelle scuole”

I nativi digitali crescono con un sistema nervoso diverso e una diversa visione della vita in confronto alle generazioni precedenti, molti simili a quello delle persone con dislessia. La scuola, tutta...
Salute

Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano

Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste ...
Ambiente

Inquinamento: la Corte Europea dei diritti dell’Uomo condanna l’Italia

Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “Sentenza storica: da Europa diritto a vivere in un ambiente salubre anche senza danno alla salute. Forti analogie con la nostra azione collettiva Ari...