Salute 23 Aprile 2025 10:53

Anziani, sempre più soli e in un caso su tre (anche) depressi

A dimostrarlo, una ricerca condotta su oltre 64mila adulti tra i 50 e i 90 anni e pubblicata sulla rivista Aging and Mental Health
Anziani, sempre più soli e in un caso su tre (anche) depressi

Quasi il 70% degli over 50 italiani non ha un diploma e più di uno su otto non è più attivo lavorativamente. Entrambi gli elementi sono fortemente correlati all’aumento del rischio di isolamento.  A dimostrarlo, una ricerca condotta su oltre 64mila adulti tra i 50 e i 90 anni e pubblicata sulla rivista Aging and Mental Health. Tuttavia, ciò che preoccupa di più è la salute mentale dei nostri anziani: circa il 35% dei partecipanti allo studio presenta sintomi compatibili con una forma di depressione. Questo è uno dei fattori che, insieme allo stato civile – ovvero essere vedovi, divorziati o single -, incide maggiormente sulle disuguaglianze legate alla solitudine.

I tre fattori di rischio

I ricercatori hanno utilizzato l’indice di concentrazione (COIN) per misurare le disuguaglianze nella solitudine legate all’età. L’Italia ha ottenuto un punteggio COIN positivo, indicando che gli over 70 sperimentano livelli di solitudine più elevati rispetto ai più giovani. Nel nostro Paese, il punteggio medio di solitudine tra gli adulti è di 1,3 su un massimo di 6, uno dei più alti in Europa occidentale. In un focus sull’Italia, gli studiosi hanno anche individuato i tre fattori principali dai quali si originano le disuguaglianze di solitudine legate all’età in Italia. Il primo è ‘essere non occupati’: non essere più nel mondo del lavoro è fortemente associato a un aumento della solitudine negli anziani. Due: ‘essere non coniugati’, quindi vedovi, separati o single. Infine, ‘avere sintomi depressivi’ che amplificano l’isolamento percepito e sono più diffusi tra le fasce più anziane.

Cosa fare per invertire la rotta

Considerando la solitudine un fattore prettamente sociale, i ricercatori raccomandano alcuni interventi mirati, tra cui programmi di supporto alla salute mentale per gli over 65, iniziative per promuovere la partecipazione sociale e il volontariato tra i pensionati e politiche per il sostegno alla vedovanza e alla solitudine abitativa, come cohousing o spazi comunitari per anziani. Analizzando tutti i risultati e non solo quelli legati al Belpaese i ricercatori concludono che “le disuguaglianze legate all’età nella solitudine, e i fattori che contribuiscono a queste disuguaglianze, variano notevolmente da paese a paese, il che suggerisce che la solitudine non è una conseguenza inevitabile dell’età, ma potrebbe piuttosto essere influenzata dalle condizioni ambientali all’interno del paese come, ad esempio, la coesione sociale)”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”