Salute 20 Novembre 2023 17:29

Antibiotico-resistenza, Fofi: “Ecco le 5 cose da sapere per un uso appropriato degli antibiotici” 

Mandelli (FOFI): “I farmacisti sono i professionisti sanitari più prossimi ai cittadini e, come tali, svolgono un ruolo chiave nella promozione di un uso corretto degli antibiotici, educando le persone ad attenersi sempre alla prescrizione medica e disincentivando l’assunzione fai-da-te”

Antibiotico-resistenza, Fofi: “Ecco le 5 cose da sapere per un uso appropriato degli antibiotici” 

Se stai prendendo un antibiotico, non puoi smettere la terapia in corso, anche se ti senti meglio. Così come, anche se i sintomi sono gli stessi della volta precedente non puoi chiedere al farmacista lo stesso farmaco già utilizzato in passato. Sono queste alcune delle risposte alle domande più comuni che pongono i cittadini al proprio farmacista di fiducia. Interrogativi che la FOFI, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, ha riassunto nel vademecum 5 cose da sapere per un uso appropriato degli antibiotici, diffuso in occasione della Settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica, che si celebra dal 18 al 24 novembre. L’iniziativa è volta a promuovere un consumo consapevole di questi farmaci sia nell’uomo che negli animali da compagnia, essenziale per contrastare la comparsa di infezioni difficili da trattare e i decessi per la mancanza di una terapia antibiotica adeguata.

Il ruolo chiave dei farmacisti

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Europa si verificano ogni anno più di 670mila infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano circa 33mila decessi. Di questi, un terzo avvengono in Italia, Paese con la più alta mortalità in Europa. “I farmacisti sono i professionisti sanitari più prossimi ai cittadini e, come tali, svolgono un ruolo chiave nella promozione di un uso corretto degli antibiotici, educando le persone ad attenersi sempre alla prescrizione medica e disincentivando l’assunzione fai-da-te, l’interruzione precoce della terapia e l’utilizzo improprio di antibiotici residui da precedenti terapie – dice Andrea Mandelli, presidente FOFI -. Ma non solo, i farmacisti di comunità offrono un importante contributo alla lotta all’antimicrobico-resistenza attraverso l’esecuzione dei test diagnostici che consentono di individuare la presenza di una malattia infettiva e di distinguere tra infezioni virali e batteriche, operando in stretta sinergia con gli specialisti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per garantire la massima appropriatezza della scelta terapeutica”.

‘Farma Talk’, il talk show di Fofi Live

La lotta all’antibiotico-resistenza è l’argomento al centro della terza puntata di ‘Farma Talk’, il talk show di Fofi Live, la piattaforma informativa multimediale creata da Qs edizioni e dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). Tra protagonisti di questo nuovo appuntamento, oltre al presidente FOFI, ci sono anche  il dottor Maurizio Pace, segretario FOFI e il professor Roberto Cauda, direttore UOC Malattie infettive, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e ordinario di Malattie Infettive presso l’Università Cattolica, campus di Roma. “L’antibiotico resistenza è una pandemia silenziosa. Un problema che riguarda tutti quanti noi, le istituzioni, i cittadini e gli operatori sanitari», spiega il professor Cauda. Nella lotta all’antibiotico resistenza il farmacista potrebbe offrire un sostegno concreto anche ai medici di medicina generale: “L’esame della PCR, la proteina C-reattiva, prodotta da fegato in risposta a traumi o infezioni che innescano processi infiammatori, potrebbe essere effettuato direttamente in farmacia – aggiunge il dottor Pace -. Un esame semplice e veloce che permetterebbe di accertare la reale necessità di cura antibiotica”.

Serve un cambiamento culturale

“L’antibiotico-resistenza è un fenomeno preoccupante – conclude Mandelli – che impone un cambiamento culturale a cui tutti siamo chiamati, operatori sanitari, istituzioni e cittadini, e sempre più con un approccio One Health che integri salute umana, salute animale e ambientale. Questo messaggio è contenuto nel vademecum che la FOFI ha messo a disposizione di tutti i farmacisti, nel quale si sottolinea quanto l’osservanza di semplici regole di utilizzo, conservazione e smaltimento degli antibiotici rappresenti un gesto importantissimo a tutela della nostra salute, della salute dei nostri animali e dell’ambiente in cui viviamo”.

Il Vademecum

1- Perché devo assumere gli antibiotici in modo appropriato?
Perché l’uso non appropriato di antibiotici favorisce la resistenza batterica. Il pericolo è che in futuro gli antibiotici perdano la loro efficacia e che alcune infezioni non siano più curabili. Per limitare questo fenomeno è necessario utilizzare gli antibiotici in modo corretto, cioè solo quando e quanto serve, su prescrizione medica.

2- Se dopo qualche giorno mi sento meglio posso interrompere la terapia antibiotica?
NO. È fondamentale rispettare sempre la dose e la durata del trattamento così come prescritto dal medico. Ciò è necessario per evitare la selezione di batteri resistenti.

3- Ho gli stessi sintomi dell’ultima volta, può anticiparmi una scatola di antibiotici?
No, perché il tuo medico è l’unico che può fare una corretta analisi della tua situazione e verificare se è necessario un antibiotico. Questo è il motivo per cui il tuo farmacista non può darti un antibiotico senza prescrizione medica

4- Posso acquistare degli antibiotici per il mio animale da compagnia?
Per il tuo animale da compagnia usa sempre e solo i medicinali, compresi gli antibiotici, prescritti dal tuo medico veterinario, l’unico che può fare una corretta diagnosi. Evita il “fai da te” con medicinali veterinari rimasti da una precedente terapia o con medicinali ad uso umano.

5- Cosa devo fare con gli antibiotici residui da una precedente terapia e/o scaduti che ho in casa?
Non conservare mai gli antibiotici per la prossima volta, portali in farmacia. Non gettarli nel lavandino, nel wc o nella pattumiera. Possono finire nell’ambiente, compresi i corsi d’acqua, contribuendo allo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici.

Guarda il Farma Talk sull’AMR

 

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