Salute 8 Maggio 2025 10:32

Alzheimer, la curiosità fa uno scudo. Ecco perché

I ricercatori hanno valutato sia la curiosità 'di stato', ovvero la sensazione momentanea di curiosità e quella 'di tratto' che, invece, costituisce, come suggerisce la parola stessa, un 'tratto  della personalità'
Alzheimer, la curiosità fa uno scudo. Ecco perché

La curiosità fa bene a tutte le età. Non solo stimola il neurosviluppo dei più piccoli, ma aiuta a mantenere attivo il cervello in terza età, tanto da essere un vero e proprio scudo contro l’Alzheimer. Secondo uno studio pubblicato su PLOS One e condotto  all’Università di Los Angeles da Alan Castel, gli anziani che mantengono la curiosità e l’interesse per cose nuove potrebbero addirittura prevenire la malattia. Al contrario,  coloro che mostrano una curiosità smorzata e disinteresse verso l’apprendimento di cose nuove possono essere a rischio di demenza.

Che cos’è la curiosità

“La curiosità è un costrutto che è stato studiato da psicologi e filosofi per secoli. È un’influenza motivante che ci spinge a partecipare agli hobby, a perseguire l’istruzione e a viaggiare per sperimentare cose nuove. La curiosità è ampiamente definita come il desiderio di imparare, sperimentare o esplorare nuove informazioni o ambienti – scrivono gli autori nell’introduzione della ricerca – . Al di là dei contesti educativi, la curiosità è un predittore delle prestazioni lavorative e dell’apprendimento sul lavoro. Pertanto, la curiosità può motivare l’apprendimento e il perseguimento degli obiettivi in una varietà di contesti”.

Curiosità di ‘stato’ e di ‘tratto’

Per condurre la loro analisi, i ricercatori hanno valutato sia la curiosità ‘di stato’, che quella ‘di tratto’. La prima è quella sensazione momentanea di curiosità che le persone provano quando vengono interrogate su argomenti specifici. Questa si distingue da quella ‘di tratto’ che, invece, costituisce, come suggerisce la parola stessa, un ‘tratto della personalità’. Alcune persone, ad esempio, potrebbero non essere molto curiose per natura, accontentandosi di accettare le cose senza indagare oltre (curiosità di tratto), ma hanno un’appassionata sete di conoscenza su argomenti o hobby specifici (curiosità di stato).

Ognuno è curioso a modo suo

Tutte le persone possiedono vari gradi di curiosità di tratto e di stato. Per distinguere i due tipi di curiosità, i ricercatori hanno reclutato un ampio campione di partecipanti di età compresa tra i 20 e gli 84 anni, con un’età media di 44. Ognuno ha compilato un questionario online volto a valutare il grado di curiosità generale, ovvero la curiosità di tratto. Poi, per testare la curiosità di stato, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di indovinare le risposte a domande difficili e banali che la maggior parte delle persone difficilmente conosceva già, come ad esempio “Qual è stato il primo Paese a dare alle donne il diritto di voto?”. I ricercatori hanno chiesto alle persone di indovinare una risposta, poi hanno domandato ai partecipanti quanto fossero interessati a conoscere la risposta corretta prima di mostrarla loro. In generale, la curiosità di tratto diminuisce nel corso della vita adulta. Secondo gli autori “tenere vivo questo tipo di interesse farebbe da scudo alla demenza, ma – concludono – servono nuove ricerche per confermarlo”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo
Sanità

Life Science Excellence Awards da record. Premi speciali a Robert Nisticò e ai premi Oscar Morricone e Storaro

I riconoscimenti assegnati quest’anno premiano progetti concreti e ad alto impatto clinico, capaci di integrare ricerca, comunicazione, formazione e supporto lungo tutto il percorso terapeutico....
Advocacy e Associazioni

Giornata europea dei sibling: i fratelli protagonisti non solo per un giorno

Nel silenzio quotidiano delle case in cui si convive con la disabilità, ci sono fratelli e sorelle che imparano presto a essere forti, invisibili, resilienti. Ora, grazie a Parent Project, dive...