Salute 13 Marzo 2024 13:51

Settimana della Prevenzione Oncologica, Schittulli (LILT): “L’olio evo è un elisir di lunga vita”

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci: “Siamo una delle nazioni più longeve al mondo, ma è solo attraverso la prevenzione, soprattutto quella oncologica, che possiamo garantirci non solo una vita più lunga, ma anche in buona salute”

Settimana della Prevenzione Oncologica, Schittulli (LILT): “L’olio evo è un elisir di lunga vita”

“Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”, diceva Ippocrate 2.400 anni fa. E che il monito del padre della medicina sia valido oggi, esattamente come allora, lo dimostra la Settimana della Prevenzione Oncologica 2024, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). Al centro della Campagna, infatti, c’è proprio uno degli alimenti principali della dieta mediterranea, l’olio extravergine d’oliva (evo).  “Diventa Influencer di te stesso” è lo slogan di questa nuova edizione, in programma dal 16 al 24 marzo 2024.

Perché l’olio evo fa bene alla salute

“L’olio evo è un elisir di lunga vita – assicura il presidente della LILT, Francesco Schittulli, nel corso della presentazione della Settimana della Prevenzione Oncologica 2024, al Ministero della Salute -. È un grasso monoinsaturo composto da trigliceridi, con presenza di acidi grassi, a partire dall’acido oleico. È ricco di antiossidanti e polifenoli, vitamina E, fitosteroli e squalene, insieme alla provitamina A. Come antiossidante combatte l’artrosi, contribuisce alla formazione delle ossa e alla mielinizzazione del cervello. Agisce sul colesterolo, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e sui radicali liberi, rendendosi così un potente anti-invecchiamento. Riduce il rischio di malattie degenerative, supportando il sistema immunitario. Ricco di idrossitirosolo e tirosolo è un anti-tuimorale”, aggiunge Schittulli.

L’importanza dei corretti stili di vita

Non è un caso, dunque, che l’olio extravergine di oliva 100% italiano sia il simbolo della Settimana per la Prevenzione, Campagna istituita con Decreto del Presidente del Consiglio nel 2001, allo scopo di diffondere la cultura della prevenzione e l’importanza di corretti e sani stili di vita, tra i quali: non fumare, non bere alcolici, alimentarsi adeguatamente nella giusta stagionalità, fare attività fisica per combattere la sedentarietà e tutte le malattie ad essa correlate. Ed è proprio sulla promozione degli stili di vita corretti e sulla prevenzione che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, crede sia necessario concentrare tutte le energie per ridurre il numero di nuove diagnosi di cancro.

“La prevenzione non è una spesa, ma un investimento”

“Siamo una delle nazioni più longeve al mondo – dice il Ministro Schillaci -, ma è solo attraverso la prevenzione, soprattutto quella oncologica, che possiamo garantirci non solo una vita più lunga, ma anche in buona salute. È necessario, dunque, che proprio come recita lo slogan della Settimana della Prevenzione Oncologica 2024, ognuno di noi ‘diventi l’influencer di se stesso’. La prevenzione non può essere considerata come una spesa per il nostro Sistema Sanitario Nazionale, ma come un investimento in favore della salute di tutti”. Allo stesso tempo, anche i cittadini dovrebbero impegnarsi in prima persona aderendo a tutti gli screening gratuiti proposti dalla Sanità pubblica. “Purtroppo, soprattutto dopo lo stop dovuto alla pandemia da Covid-19, non tutte le Regioni hanno ripreso le proprie attività di screening a pieno regime”, continua il Ministro della Salute.

Cancro, diagnosi in aumento

A testimoniare la minore aderenza alla prevenzione oncologia sono i numeri emersi dal Report “I numeri del cancro in Italia 2023”: in tre anni, dal post pandemia in poi, l’incremento delle nuove diagnosi è stato di 18.400 casi. In Italia, nel 2023, sono stimate 395mila nuove diagnosi di tumore: 208mila tra gli uomini e 187mila tra le donne. Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2023, è il carcinoma della mammella (55.900 casi), seguito dal colon-retto (50.500), polmone (44.000), prostata (41.100) e vescica (29.700). E, nei prossimi due decenni, il numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche nel nostro Paese aumenterà, in media ogni anno, dell’1,3% negli uomini e dello 0,6% nelle donne. Ed è proprio per invertire questa tendenza che per il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Francesco Lollobrigida, è necessario “promuovere l’educazione alimentare e l’adozione di stili di vita corretti a partire da tutte le scuole di ogni ordine e grado”.

Il festival della Prevenzione

A conclusione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica, la LILT lancia, per la prima volta, il Festival della Prevenzione, a Milano da 21 al 23 marzo 2024. Saranno tre giorni dedicati a tutta la cittadinanza ricchi di incontri, laboratori, degustazioni, testimonianze e visite gratuite: “Un’occasione per conoscere i corretti stili di vita e ridurre il rischio di ammalarsi di tumore – spiega il presidente della LILT, Francesco Schittulli -. L’appuntamento milanese è solo il primo di una lunga serie – assicura – Dal prossimo anno, infatti, il Festival della Prevenzione si terrà in tutta Italia, offrendo visite gratuite ai cittadini dal nord al sud della Penisola”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...