Salute 26 Gennaio 2024 14:13

Tre tazze di tè al giorno allungano la vita

L’elisir di lunga vita esiste e si cela dentro tre tazze di tè al giorno. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Sichuan University di Chengdu, in Cina, e pubblicato sulla rivista The Lancet Regional Health – Western Pacific. I ricercatori hanno esaminato i dati di quasi 14.000 volontari britannici e cinesi e hanno rilevato che tre tazze di tè al giorno potrebbero rallentare l’invecchiamento biologico, grazie all’azione di diversi potenti composti

Tre tazze di tè al giorno allungano la vita

L’elisir di lunga vita esiste e si cela dentro tre tazze di tè al giorno. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Sichuan University di Chengdu, in Cina, e pubblicato sulla rivista The Lancet Regional Health – Western Pacific. I ricercatori hanno esaminato i dati di quasi 14.000 volontari britannici e cinesi e hanno rilevato che tre tazze di al giorno potrebbero rallentare l’invecchiamento biologico, grazie all’azione di diversi potenti composti. È scientificamente provato che il  nero sia ricco di sostanze legate al miglioramento della salute del cuore, dell’intestino e del cervello. Studi sugli animali hanno anche suggerito che i flavonoidi, composti antinvecchiamento e antiossidanti capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, di cui il  è ricco, possono allungare l’aspettativa di vita di vermi, mosche e persino topi.

Il tè rallenta l’invecchiamento biologico

Gli scienziati hanno analizzato i dati di 5.998 britannici di età compresa tra 37 e 73 anni e di 7.931 persone di età compresa tra 30 e 79 anni in Cina. I partecipanti sono stati interrogati sulle loro abitudini relative al consumo di , compreso il tipo, verde, nero, giallo o oolong, quello tradizionale cinese, e il numero di tazze bevute al giorno. Il gruppo di ricerca ha poi confrontato i marcatori dell’invecchiamento, tra cui la pressione sanguigna, il colesterolo e la percentuale di grasso corporeo, dei partecipanti per calcolare la loro età biologica. I ricercatori hanno rilevato, in coloro che bevevano abitualmente , modelli che indicavano un invecchiamento biologico più lento. Questi avevano maggiori probabilità di essere di sesso maschile, consumare alcol e seguire una dieta più sana. Avevano, inoltre, meno probabilità di soffrire di insonnia e di sintomi di ansia.

I polifenoli tra gli “indiziati” principali sugli effetti benefici del tè

“La ricerca suggerisce che il consumo di circa tre tazze di  o di sei-otto grammi di foglie di  al giorno è in grado di offrire i benefici anti-invecchiamento più evidenti”, spiegano i ricercatori. “Il consumo moderato ma constante di ha mostrato i maggiori benefici anti-invecchiamento”, aggiungono. Coloro che hanno smesso di bere  hanno, invece, mostrato un aumento dell’invecchiamento biologico. I polifenoli, le principali sostanze bioattive del , sono stati segnalati per modulare il microbiota intestinale, che potrebbe avere un effetto importante sulla regolazione dei cambiamenti legati all’età nel sistema immunitario, nel metabolismo e nella funzione cognitiva”, osservano gli scienziati. Sebbene i ricercatori non abbiano esaminato se determinati tipi di  influiscano sull’invecchiamento biologico, non sono state riscontrate differenze sostanziali tra i consumatori di  nel Regno Unito e in Cina, dove sono più diffusi rispettivamente il  nero e il  verde.

Il consumo di tè è in calo fra i giovani

Inoltre, non sono state riscontrate differenze tra  caldo o freddo. Ma, tra i limiti dello studio, i ricercatori hanno annoverato il fatto che non hanno registrato le dimensioni delle tazze da  utilizzate dai partecipanti. Lo studio, inoltre, è stato solo osservazionale, quindi non può dimostrare che il consumo di  sia direttamente responsabile del rallentamento dell’invecchiamento biologico. I britannici consumano circa100 milioni di tazze al giorno, ma la domanda, soprattutto tra i giovani, è diminuita negli ultimi anni a causa della crescente richiesta di caffè.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Ogni anno di studio aumenta l’aspettativa di vita
Ogni anno trascorso a scuola o all’università migliora l’aspettativa di vita. Al contrario non frequentare ha tassi di mortalità pari al fumare o al bere molto. Almeno questo è quanto emerso dal primo studio sistematico che collega direttamente l’istruzione al guadagno in longevità, pubblicato sulla rivista The Lancet Public Health
La neuroscienziata Arianna Di Stadio: “Proteggiamo il cervello con l’alimentazione”
Il nostro cervello può essere protetto dall'invecchiamento grazie all'alimentazione. A spiegarlo è Arianna di Stadio, attualmente docente di Otorinolaringoiatria all’Università di Catania e ricercatore onorario all’UCL Queen Square Neurology di Londra, intervistata da Sanità Informazione
Olimpiadi del Ringiovanimento, l’italiano Gian Marco Belardi entra nella rosa dei candidati. “Oggi il mio corpo è 6 anni più giovane della mia età anagrafica”
Intervista al giovane imprenditore romano Gian Marco Belardi, atleta della longevità, che è entrato nella rosa dei candidati di una particolare competizione in cui vince chi invecchia più lentamente
Sla: studio italiano scopre causa comune con invecchiamento, aperta strada a nuove terapie
L'invecchiamento e le malattie neurodegenerative, come la SLA, hanno una base molecolare comune. A individuarla è uno studio italiano co-coordinato dalle università di Cagliari e Sapienza di Roma e pubblicato su Cell Death and Discovery
di V.A.
In Giappone 1 persona su 10 ha più di 80 anni di età, Italia secondo paese più vecchio
Per la prima volta in assoluto, più di una persona su 10 in Giappone ha ormai 80 anni o più. I dati nazionali mostrano anche che il 29,1% dei 125 milioni di abitanti ha 65 anni o più: un record
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...