Prevenzione 19 Maggio 2025 17:01

Sale, ridurlo a tavola e in cucina per evitare due milioni di morti ogni anno

La 'World Action on Salt, Sugar and Health' lancia la Campagna "È tempo di sostituire il sale!" e suggerisce cinque azioni quotidiane per ridurne il consumo
di I.F.
Sale, ridurlo a tavola e in cucina per evitare due milioni di morti ogni anno

Basterebbe limitare l’utilizzo del sale in cucina e sulle tavole per evitare circa due milioni di morti ogni anno a causa di malattie cardiovascolari. Per limitarne il consumo l’associazione ‘World Action on Salt, Sugar and Health’ (Wassh) ha lanciato la Campagna “È tempo di sostituire il sale!”.

Wassh suggerisce cinque azioni quotidiane per ridurre il consumo di sale:
1. Usare erbe aromatiche, spezie, agrumi o aglio per insaporire i piatti.
2. Scolare e risciacquare i cibi in scatola, preferendo frutta e verdura fresche.
3. Leggere attentamente le etichette nutrizionali per scegliere prodotti meno salati.
4. Diminuire progressivamente il sale in cucina per abituare il palato.
5. Evitare di portare in tavola saliere o salse salate, educando anche i più piccoli.

Un messaggio per Istituzioni e cittadini

La Campagna di Wassh è rivolta anche ai governi: li invita a rafforzare le politiche di contenimento del consumo di sale, sollecitando al contempo l’industria alimentare a riformulare i propri prodotti. Anche i cittadini sono chiamati a fare la loro parte, limitando l’uso del sale in cucina e prestando attenzione al contenuto già presente nei cibi industriali.

Quanto sale si consuma ogni giorno

Secondo le stime Oms, il consumo medio giornaliero di sale nel 2021 era di 12 grammi negli uomini e 10 nelle donne, circa il doppio rispetto alla soglia consigliata. Un eccesso che, ogni anno, è responsabile di circa due milioni di morti per malattie cardiovascolari. Ridurre il consumo di sale è una delle azioni più efficaci e a basso costo per prevenire malattie gravi come infarto, ictus, osteoporosi, tumori e patologie renali. La Settimana mondiale rappresenta un’occasione per rilanciare il dialogo tra istituzioni, sanità pubblica, industria e cittadini su uno stile alimentare più sano, con un obiettivo comune: tutelare la salute della popolazione.

I progetti made in Italy

In Italia, grazie al progetto Cuore dell’Iss, si monitorano regolarmente i dati sul consumo di sale. L’ultima indagine (2023-2024), condotta in 12 Regioni su persone tra i 35 e i 74 anni, registra una media di 9,3 g al giorno per gli uomini e 7,2 per le donne. Sebbene i dati siano stabili rispetto al 2018-2019, solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne rientrano nei limiti raccomandati. Il Ministero della Salute, con il programma “Guadagnare salute” e il Piano Nazionale della Prevenzione, ha siglato protocolli d’intesa con associazioni di produttori per ridurre il contenuto di sale in diverse categorie di alimenti. Queste azioni si inseriscono nel quadro degli obiettivi del Piano d’azione globale OMS 2013-2030 per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, che prevede una riduzione del 30% del consumo medio di sale entro la fine di quest’anno rispetto al 2010.

 

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