Sanità 16 Agosto 2021 10:50

Cure domiciliari, raggiunta intesa tra Stato e Regioni. Speranza: «Ora servizi avanzati e omogenei in tutto il Paese»

Entro 12 mesi le Regioni e le Province autonome dovranno attivare il sistema di autorizzazione e di accreditamento delle organizzazioni pubbliche e private per l’erogazione di cure domiciliari
Cure domiciliari, raggiunta intesa tra Stato e Regioni. Speranza: «Ora servizi avanzati e omogenei in tutto il Paese»

Sancita l’intesa tra Stato e Regioni che estende alle cure domiciliari il sistema di autorizzazione e accreditamento per tutti gli enti e soggetti, pubblici e privati, che erogano tali servizi. «Un passo fondamentale per costruire la sanità di domani», lo ha definito il ministro della Salute Roberto Speranza, cui sono destinati 4 miliardi del PNRR per «portare l’assistenza pubblica e le cure più appropriate in casa dei pazienti».

«Il nuovo sistema di autorizzazione e accreditamento approvato – prosegue Speranza in una nota – fissa requisiti elevati ed omogenei per tutti i soggetti che erogano tali servizi e garantirà cure con standard avanzati e della medesima qualità su tutto il territorio nazionale. Saremo in grado di curare meglio le persone, evitando il ricorso all’ospedale quando non è necessario e utilizzando al meglio le risorse».

Intesa Stato-Regioni su cure domiciliari, l’iter

Entro 12 mesi, le Regioni e le Province autonome dovranno attivare il sistema di autorizzazione e di accreditamento delle organizzazioni pubbliche e private per l’erogazione di cure domiciliari, determinando, in particolare, il fabbisogno secondo le funzioni di assistenza individuate in sede di programmazione sanitaria per garantire i livelli essenziali di assistenza. Qualora le Regioni avessero già adottato un proprio sistema di autorizzazione e di accreditamento, provvedono ad adeguarlo entro 12 mesi dalla data di sottoscrizione dell’intesa.

Le tariffe sono definite dalle singole Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano nelle more dell’individuazione del sistema tariffario da parte della competente Commissione nazionale.

L’attuazione di quanto previsto dall’intesa verrà monitorata annualmente tramite le attività del “Tavolo di lavoro per lo sviluppo e l’applicazione del sistema di accreditamento nazionale”. L’intesa non prevede risorse umane, strumentali e finanziarie aggiuntive a carico della finanza pubblica.

 

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