Sanità 11 Febbraio 2019 17:32

Autonomia differenziata, lo SMI lancia petizione online per fermare voto del Parlamento: «Con riforma avremo una somma di Servizi sanitari regionali»

Il Sindacato guidato da Pina Onotri si mobilita contro il provvedimento fortemente voluta dalla Lega. Sarà inviata una lettera aperta ai deputati e ai senatori di tutti i gruppi politici

Lo SMI, il Sindacato Medici Italiani, lancia l’allarme sulla riforma del regionalismo differenziato. E chiede, attraverso una petizione su change.org dal titolo “Fermiamo il percorso di autonomia differenziata del nord”, di rinviare il voto del Parlamento tra pochi giorni.

La petizione è rivolta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri per gli Affari regionali e le autonomie, Erika Stefani, e della Salute, Giulia Grillo. Una lettera aperta verrà inoltre inviata ai deputati e ai senatori di tutti i gruppi politici. «Sì al Servizio sanitario nazionale – dice lo Smi – no al regionalismo differenziato». La petizione «parte dai medici di famiglia e dai pediatri, dagli specialisti ambulatoriali, da quelli dell’emergenza territoriale, dalle ex guardie mediche, dalla dirigenza sanitaria – si legge nell’incipit – per aprire nel Paese un dibattito partecipato con le professioni mediche, con quelle sanitarie, con le associazioni dei malati, con le istituzioni, per continuare ad assicurare il carattere di universalità all’assistenza medica e sanitaria in tutta Italia».

LEGGI ANCHE: SANITA’ IN ITALIA, PRESENTATO RAPPORTO TDM-CITTADINANZATTIVA: «TROPPE DISEGUAGLIANZE, SERVE CONFRONTO SU ‘AUTONOMIA DIFFERENZIATA’»

«Lo Smi – sottolinea il sindacato – si mobilita nel Paese per raccogliere migliaia di firme affinché il regionalismo differenziato, che prevede che ulteriori materie legislative (sanità, istruzione, tutela dell’ambiente eccetera) siano date in esclusiva gestione alle Regioni, sottraendole alla gestione congiunta dello Stato, non rappresenti la pietra tombale del Ssn. In particolare, si lancia un serio allarme perché in tema di sanità le Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna potranno rimuovere i vincoli di spesa a riguardo delle politiche di gestione del personale dipendente convenzionato o accreditato».

«Avranno mano libera in materia di accesso alle Scuole nazionali di specializzazione e potranno stipulare specifici accordi con le università presenti sul territorio regionale. Potranno inoltre redigere contratti a tempo determinato di specializzazione lavoro per medici, alternativi al percorso delle Scuole nazionali di specializzazione, solo per restare alle questioni riguardanti i medici. In questo modo – avverte la sigla sindacale – il Ssn abbandonerà il suo carattere omogeneo e sarà trasformato in una somma di servizi sanitari regionali».

 

 

Articoli correlati
Fnovi contraria alla riforma dell’autonomia differenziata
“Auspichiamo che il rinnovamento in itinere possa essere caratterizzato dall’impegno ad evitare il rischio di una qualsiasi deriva del Servizio Sanitario Nazionale”
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo
Advocacy e Associazioni

Giornata europea dei sibling: i fratelli protagonisti non solo per un giorno

Nel silenzio quotidiano delle case in cui si convive con la disabilità, ci sono fratelli e sorelle che imparano presto a essere forti, invisibili, resilienti. Ora, grazie a Parent Project, dive...
Sanità

Obesità, nasce la Rete italiana per contrastare la malattia

A promuovere la creazione della piattaforma permanente dedicata alla prevenzione, alla cura e all’innovazione è stata la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso)
di I.F.