Identificata una variante genetica capace di aumentare del 60% il rischio di sviluppare il long Covid, una condizione debilitante che persiste anche mesi dopo l’infezione acuta da SARS-CoV-2. Lo svela una nuova ricerca pubblicata su Nature Genetics , guidata dall’Institute for Molecular Medicine Finland (FIMM) e dal Karolinska Institutet di Stoccolma, che ha coinvolto 24 istituti di ricerca in 16 paesi, analizzando i dati genetici di oltre 6.400 pazienti affetti da long Covid e più di un milione di controlli sani.
La risposta sul cromosoma 6
Il team di ricerca ha condotto uno studio di associazione sull’intero genoma (GWAS) e ha individuato un locus genetico sul cromosoma 6, in prossimità del gene FOXP4, noto per il suo ruolo nelle infezioni respiratorie e nella risposta immunitaria. La variante identificata, denominata rs9367106, è associata a un aumento significativo del rischio di sviluppare sintomi persistenti post-Covid, come stanchezza cronica, difficoltà cognitive e respiratorie, e dolori muscolari. “Questa scoperta fornisce una prova concreta di come la genetica individuale possa influenzare la suscettibilità al long Covid – affermano gli autori dello studio -. Identificare le persone a rischio potrà migliorare la pratica clinica nella cura di questa sintomatologia e aprire la strada a terapie più mirate”.
Gli autori dello studio
Lo studio ha visto una significativa partecipazione italiana attraverso la Fondazione Covid-19 Genomic Study, la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e il consorzio Gen-Covid, guidato da Alessandra Renieri dell’Università degli Studi di Siena. I dati sono stati analizzati grazie alla collaborazione di Luca Valenti dell’Università degli Studi di Milano e delle ricercatrici Francesca Colombo e Francesca Minnai dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ITB). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 10-20% delle persone infette da Covid-19 sviluppa sintomi a lungo termine. Finora, le cause alla base del long Covid erano in gran parte sconosciute; questa ricerca rappresenta un passo significativo verso la comprensione e il trattamento di questa condizione complessa.