One Health 26 Maggio 2025 19:28

 Zoonosi, l’allarme Woah: “Aumentano e colpiscono nuove aree e specie”

In un Report, per la prima volta, una mappa completa delle malattie animali a livello globale, dalle tendenze emergenti fino all’uso di antibiotici negli allevamenti
 Zoonosi, l’allarme Woah: “Aumentano e colpiscono nuove aree e specie”

Seppur non sempre rumorose, le zoonosi, ovvero quelle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo, sono pericolose e in costante aumento. Lo ricorda la Woah (Organizzazione mondiale per la salute animale) che nel suo primo Global Animal Health Report lancia un allarme chiaro: “Le zoonosi stanno aumentando, colpendo nuove aree e nuove specie, mentre la sorveglianza sembra faticare a stare al passo”. Il principale rischio è rappresentato dall’influenza aviaria.

L’evoluzione dell’aviaria

Nel dettaglio, il numero segnalato di focolai nei mammiferi è salito nel 2024 a quota 1.022 in 55 Paesi diversi, rispetto ai 459 focolai del 2023. Sebbene il rischio di infezione umana rimanga basso, sottolineano gli autori, “maggiore è il numero di specie di mammiferi come bovini, gatti o cani infettati, maggiore è la possibilità che il virus si adatti alla trasmissione da mammifero a mammifero, e potenzialmente all’uomo. Il rischio di infezione umana resta basso – tranquillizzano – ma la soglia di attenzione deve restare altissima”, avvertono.

Un Report ‘unico’

Il Report, unico nel suo genere, restituisce per la prima volta una mappa completa delle malattie animali a livello globale, dalle tendenze emergenti fino all’uso di antibiotici negli allevamenti. E si tratta di una fotografia che allarma: il 47% delle patologie registrate tra il 2005 e il 2023 ha un potenziale zoonotico. Influenza aviaria, peste dei piccoli ruminanti, peste suina africana: tutti questi virus oggi si ‘muovono’ con più facilità, viaggiano più lontano, attraversano confini e oceani. Diffusione, prevalenza e impatto delle malattie infettive animali “stanno cambiando – osserva Emmanuelle Soubeyran, direttrice generale della Woah – portando con sé nuove sfide per l’agricoltura e la sicurezza alimentare, la salute e lo sviluppo umano e gli ecosistemi naturali”.

Le conseguenze delle zoonosi

L’influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai), che ha causato l’abbattimento o la perdita di oltre 630 milioni di volatili negli ultimi due decenni, è stata una delle numerose malattie animali che hanno colpito nuove aree lo scorso anno. La peste dei piccoli ruminanti (Ppr), che tradizionalmente ha colpito pecore e capre nei Paesi in via di sviluppo, è riemersa in Europa, mentre la peste suina africana (Psa) ha raggiunto lo Sri Lanka, percorrendo oltre 1.800 km dai focolai più vicini, secondo quanto rilevato dal rapporto. Il 47% delle malattie elencate dalla Woah e notificate tra il 2005 e il 2023 sono state considerate una minaccia per la salute umana con potenziale zoonotico, di infezione da animale a uomo.

Le principali cause dell’aumento di zoonosi

Clima e globalizzazione sono due delle chiavi che spiegano questo spostamento. Il cambiamento climatico modifica gli habitat, costringe animali selvatici e d’allevamento a interagire più spesso. Il commercio internazionale accelera i contatti e riduce i tempi di contenimento. Il risultato è un rischio costante per la sicurezza alimentare, l’economia agricola e la salute umana.

Le strategie su cui puntare

Eppure, le soluzioni esistono. Si chiamano biosicurezza, sorveglianza, vaccinazione. Ma spesso restano sulla carta. “Il vaccino è uno degli strumenti più potenti per la prevenzione, eppure l’accesso non è equo nel mondo”, denuncia la direttrice generale della Woah, Emmanuelle Soubeyran. Anche dove i vaccini ci sono, come per la rabbia, i progressi sono rallentati: negli ultimi anni l’implementazione di misure di controllo è scesa dal 85% al 62% dei Paesi. Un esempio virtuoso arriva dalla Francia, che nel 2023 è stato il primo Paese europeo a vaccinare in modo sistematico le anatre contro l’influenza aviaria, riducendo drasticamente i focolai previsti: da 700 a 10. Ma la Francia resta un’eccezione. “Servono investimenti nei servizi veterinari, una cooperazione internazionale più stretta e sistemi di diagnosi più avanzati”, sottolinea ancora il report.

L’antibiotico resistenza

A preoccupare è anche l’uso eccessivo di antimicrobici negli animali. Il calo globale è del 5% tra il 2020 e il 2022, con l’Europa in testa (-23%), ma ancora un Paese su cinque li utilizza come promotori della crescita, una pratica apertamente scoraggiata. Il rischio è che l’antibiotico-resistenza – che già uccide 1,3 milioni di persone l’anno – diventi ingovernabile. “Entro il 2050, la resistenza antimicrobica potrebbe causare perdite economiche pari a 100 trilioni di dollari e compromettere la sicurezza alimentare di 2 miliardi di persone”, avverte Javier Yugueros-Marcos, a capo del Dipartimento Woah per la resistenza antimicrobica.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Oncologia, Italia a tre velocità: “C’è chi eccelle, chi avanza e chi resta indietro”

Il report di Agenas: bene Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Lazio e Valle d’Aosta. Sardegna, Calabria, Molise, Basilicata e Marche tra le più arretrate
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo
Prevenzione

ISS: “Proteggi il domani”, il rap fatto dai ragazzi per promuovere la vaccinazione anti-HPV

In occasione della Settimana Mondiale dell'Immunizzazione l'Istituto superiore di sanità diffonde “Proteggi il domani”, il rap per la prevenzione dell’Hpv fatto dai ragazzi pe...
Sanità

Life Science Excellence Awards da record. Premi speciali a Robert Nisticò e ai premi Oscar Morricone e Storaro

I riconoscimenti assegnati quest’anno premiano progetti concreti e ad alto impatto clinico, capaci di integrare ricerca, comunicazione, formazione e supporto lungo tutto il percorso terapeutico....