Voci della Sanità 30 Aprile 2019 15:11

Sanità, Foad Aodi (Amsi): «70 medici stranieri segnalano di essere sottopagati a 7 euro l’ora»

Medici e infermieri stranieri residenti in Italia cercasi, per fronteggiare le carenze di professionisti sanitari a causa dei pensionamenti: sono 6 mila le richieste di camici bianchi, infermieri e fisioterapisti giunte in un anno all’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) da parte di strutture sanitarie pubbliche e private. Le richieste per i soli […]

Medici e infermieri stranieri residenti in Italia cercasi, per fronteggiare le carenze di professionisti sanitari a causa dei pensionamenti: sono 6 mila le richieste di camici bianchi, infermieri e fisioterapisti giunte in un anno all’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) da parte di strutture sanitarie pubbliche e private.

Le richieste per i soli medici sono state 3 mila. Lo spiega il Fondatore e presidente Amsi e Consigliere Omceo di Roma Foad Aodi, precisando che il maggior numero di richieste di medici è arrivata dal Veneto (400), seguito da Piemonte e Lombardia (350). «I medici stranieri residenti in Italia ai quali è offerto un impiego di collaborazione in strutture sanitarie private sono in molti casi sottopagati rispetto al contratto vigente o pagati in ritardo». Il presidente dell’Associazione rende noto che «circa 70 medici si sono rivolti all’Amsi dal gennaio 2019 segnalando situazioni di lavoro sottopagate. La paga oraria arriva pure a 7 euro – afferma – contro un minimo di 18 da contratto».

«Dal primo gennaio 2018 – spiega Aodi – sono giunte all’Amsi 1000 richieste da strutture sanitarie pubbliche e private e da studi medici e poliambulatori. Ogni richiesta avanzata comprende offerte di impiego per 1 fino a 35 professionisti della sanità di origine straniera in Italia, tra medici, infermieri e fisioterapisti. In totale, sono stati quindi richiesti all’Amsi i contatti per 6000 professionisti della sanità: in particolare, 3000 medici, 2.600 infermieri e 400 fisioterapisti».

Per quanto riguarda i medici, la Regione che ha avanzato la richiesta maggiore è il Veneto (400), seguita da Piemonte (350), Lombardia (350), Puglia (300), Lazio (250), Toscana (250), Campagna (200), Emilia Romagna (150), Sicilia (100), Molise (100), Abruzzo (75), Liguria (75), Trentino Alto Adige (50), Umbria (50), Marche (50), Calabria (50), Basilicata (50), Valle d’Aosta (50), Friuli Venezia Giulia (50) e Sardegna (50). «Le specializzazioni più richieste – afferma Aodi – sono: Anestesia ,Ortopedia, Medicina d’urgenza, Radiologia, Chirurgia, Neonatologia, Ginecologia, Pediatria, Cardiologia, Neurochirurgia, Geriatria e Medicina generale».

Quanto alla tipologia dell’offerta di lavoro «nella maggioranza dei casi si tratta di contratti per Libero professionista e contratti a tempo determinato sia nel privato sia nel pubblico, con retribuzione da stipendio sindacale, ma in vari casi inferiore nel settore privato – specifica Aodi – . Oltre alla settantina di medici che hanno denunciato tale situazione di stipendi inferiori alla norma – afferma Aodi, anche consigliere dell’Ordine dei medici di Roma – un’analoga denuncia ci è giunta anche da oltre 50 infermieri di origine straniera in Italia».

«Tra le motivazioni addotte dalle strutture private – continua il presidente Amsi – c’è la situazione di crisi per cui le strutture affermano di non poter corrispondere una paga come da contratto sindacale. Addirittura, alcuni medici vengono pagati 7 euro l’ora e gli infermieri 5 euro l’ora. In altri casi – rileva – nel caso di cambiamento di proprietà, la nuova proprietà scarica su quella precedente la questione, oppure si lega il pagamento al versamento delle assicurazioni».

«Ma tante volte – denuncia – si adducono anche giustificazioni assurde chiamando in causa il tema delle ‘guerre tra poveri’ tra colleghi italiani e di origine straniera. In base al contratto Cimop per il settore della Sanità privata, invece, la paga oraria per i medici dipendenti varia da un minimo di 18,36 euro lordi ad un massimo di 30,81 euro».

«Per tutte queste ragioni, sottolinea Aodi, anche consigliere dell’Ordine dei medici di Roma – rispetto al totale di 3mila richieste in un anno di medici stranieri giunte all’Amsi da parte delle Regioni italiane, solo il 20-25% è andato in porto con un’assunzione. Una percentuale bassa dovuta appunto all’offerta di stipendi più bassi o ruoli sottopagati, ma anche al fatto che molti medici stranieri in Italia non accettano la proposta di lavoro perchè i contratti sono nella maggioranza dei casi a tempo determinato per brevi periodi e diventa difficile cambiare città e residenza per un impiego magari di 6 o 8 mesi».

«Il fenomeno del lavoro medico sottopagato – conclude il  presidente Aodi– è un fenomeno che va combattuto, perché offende la dignità della persona e dei lavoratori».

Articoli correlati
Crisi energia: «Costi insostenibili», l’allarme della filiera del farmaco
Farmindustria, Egualia, Assoram, Adf, Federfarma Servizi, Federfarma e Assofarm lanciano l'allarme sulla «insostenibilità dei costi derivanti dalla drammatica crisi energetica che sta seriamente mettendo a rischio le forniture dell'intera filiera della salute». Le associazioni chiedono misure urgenti
Carenza sanitari, Foad Aodi (Amsi): «Il 90% delle domande e disponibilità di medici e infermieri ucraini sono senza risposte»
Amsi e UXU: «Non abbiamo mai ricevuto una risposta o disponibilità di confronto da parte del Ministro della Salute Speranza»
Al via il progetto Sud America di Uniti per Unire, Aodi: «Dal Cile buone pratiche e suggerimenti per risolvere patologica carenza di sanitari»
«Il Cile è uno stato di diritto sociale e democratico. È multinazionale, interculturale ed ecologico. Si costituisce come Repubblica solidale, la sua democrazia è paritaria e riconosce come valori intrinseci e inalienabili la dignità, la libertà, l’uguaglianza sostanziale degli esseri umani e il loro rapporto indissolubile con la natura. La tutela e la garanzia dei […]
Carenza medici, Foad Aodi (Amsi): «Nei prossimi sei anni saranno chiusi 100 ospedali»
«Salviamo la sanità italiana prima che sia tardi, vanno date risposte immediate e programmarne altre per combattere la fuga dei professionisti della sanità all’estero, dalle strutture pubbliche e in pensione». Così Foad Aodi, Fondatore dell’Amsi, Associazione medici stranieri in Italia, membro della Commissione Salute Globale Fnomceo e già 4 volte consigliere Omceo di Roma. «Nei […]
D’Amato: «Primo bando per medici extra Ue all’Ospedale San Giovanni»
Pubblicata la manifestazione d’interesse per il profilo professionale di dirigente medico disciplina medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...