Voci della Sanità 23 Maggio 2017 15:00

Nuovo ospedale ai Castelli Romani: Gentiloni e Zingaretti in visita

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti hanno fatto visita al cantiere che darà vita, nel 2018, al nuovo ospedale dei castelli romani, nei pressi di Ariccia. La nuova struttura sostituirà gli ospedali di Albano, Genzano e Ariccia, che verranno destinati ad altre attività, e offrirà ai pazienti […]

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti hanno fatto visita al cantiere che darà vita, nel 2018, al nuovo ospedale dei castelli romani, nei pressi di Ariccia. La nuova struttura sostituirà gli ospedali di Albano, Genzano e Ariccia, che verranno destinati ad altre attività, e offrirà ai pazienti sul territorio «una struttura di eccellenza», le parole di Paolo Gentiloni, con 344 posti letto, di cui 286 di degenza ordinaria e 58 di day hospital.

Il Presidente della Regione ha colto l’occasione per sottolineare come questa nuova avventura dia inizio a una nuova fase della sanità laziale: «Questo ospedale è e sarà non solo un ospedale, ma rappresenta nei fatti il primo grande investimento strutturale nella sanità fuori dalla città di Roma, in un’area che negli ultimi decenni ha visto un incredibile sviluppo urbanistico e della popolazione, a cui non era corrisposto un aumento dei servizi». Parlando in generale della sanità laziale, commissariata da 10 anni e che ha attraversato anche fasi drammatiche, «per la prima volta in dieci anni nei conti della sanità del Lazio il margine operativo (cioè la differenza tra ricavi e costi, al netto delle partite finanziarie) ha un segno positivo: +137 milioni calcolati su marzo dell’anno passato. Per il secondo anno consecutivo il disavanzo è sotto il 5 per cento, a 164 milioni, ma il margine operativo è positivo. Abbiamo un equilibrio di bilancio che determina un saldo attivo. Le prossime sfide riguardano il lavoro e l’edilizia sanitaria». Il Presidente Gentiloni ha poi concluso: «la sanità del Lazio può uscire dal commissariamento e andare verso la normalità. Servirà comunque – ha aggiunto – una gestione trasparente e il contenimento dei conti, ma si volterà pagina e il governo ha tutto l’interesse a collaborare in questa direzione».

 

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