Contributi e Opinioni 25 Marzo 2019 16:58

Casa di Cura La Madonnina, prima struttura privata lombarda a dotarsi di una colonna con la fluorescenza

Per la prima volta in una struttura privata lombarda approda un’apparecchiatura innovativa che permette ai chirurghi di “vedere l’invisibile”. La Casa di Cura La Madonnina, afferente al Gruppo San Donato, ha infatti acquistato una colonna con la fluorescenza, destinata principalmente alla chirurgia laparoscopica e basata sul principio della fluorescenza, che utilizza le proprietà di alcune molecole, cosiddette “fluorofori”, che diventano fluorescenti guidando il chirurgo durante gli interventi.

I fluorofori, compatibili con l’organismo umano, se adeguatamente stimolati con una luce dotata di una lunghezza d’onda vicino agli infrarossi e usando telecamere a elevata tecnologia, permettono al chirurgo di visualizzare alcuni dettagli anatomici e funzionali, che altrimenti non sarebbero visibili con la luce bianca, e avere informazioni in più sulla vascolarizzazione degli organi e sulle strutture di tipo linfonodale.

La fluorescenza si ottiene tramite l’uso del verde di indocianina, una molecola sviluppata dai laboratori fotografici durante la Seconda guerra mondiale, in seguito utilizzata anche in ambito clinico. A basso costo e molto sicura, la sostanza viene iniettata nel sangue del paziente prima dell’intervento, si lega alle proteine plasmatiche e viene poi progressivamente eliminata nella bile attraverso il fegato. Permette di colorare l’albero biliare in modo tale che il chirurgo durante l’intervento chirurgico, mediante l’uso di telecamere e fonti di luce particolari, possa identificare con maggior rapidità e precisione l’anatomia degli organi ancora prima di eseguire qualsiasi tipo di dissezione.

Molteplici i vantaggi anche per i pazienti: il chirurgo può intervenire riducendo gli errori e l’incidenza delle complicanze intra e post-operatorie, permettendo al paziente di avere una convalescenza migliore. Varie le applicazioni: dagli interventi per l’asportazione della colecisti a quelli per le patologie benigne e maligne del colon e del retto, fino alla visualizzazione di vasi sanguigni e di linfonodi positivi. Sempre più, in futuro, il chirurgo potrà decidere il piano operatorio in modo da svolgere una chirurgia “personalizzata”, garantendo al paziente una cura adeguata della sua patologia tumorale: una vera e propria chirurgia “customizzata” (in inglese custom made surgery), disegnata sul paziente, puntuale e meno aggressiva.

La colonna con la fluorescenza è a disposizione dei chirurghi che operano presso la Casa di Cura La Madonnina, tra i quali il professor Luigi Boni, direttore di Chirurgia Generale al Policlinico di Milano, uno dei pionieri di questa tecnica in Italia.  

Articoli correlati
Leucemia Mieloide Cronica, le parole dei pazienti
La Leucemia Mieloide Cronica è una patologia oggi gestibile proprio come una patologia cronica, con un’aspettativa di vita sovrapponibile a quella della popolazione generale. La sfida, soprattutto per pazienti, si sposta sul campo della gestione delle terapie in rapporto alla qualità della vita e alla quotidianità. Una sfida che potrà essere vinta grazie a un dialogo sempre più aperto tra medico e paziente
In arrivo il nuovo Piano Nazionale Cronicità. Previsto maggior coinvolgimento dei pazienti e dei caregiver
Il documento redatto dal Ministero della Salute sbarca in Stato-Regioni. Nelle fasi e negli obiettivi che lo compongono, l'erogazione di interventi personalizzati attraverso il coinvolgimento di pazienti e caregiver nel piano di cura, un maggior ruolo delle associazioni di tutela delle persone con malattie croniche e delle loro famiglie, puntare molto sulla sanità d'iniziativa e l'empowerment
di G.R.
Dormire poco prima di un intervento chirurgico aumenta il dolore nel post
Non dormire a sufficienza prima di un intervento chirurgico è un evento molto comune, ma può aumentare il dolore post-operatorio. Lo rivela uno studio condotto su topi, presentato al meeting della Society for Neuroscience a Washington DC
Anemia da malattia renale cronica, un peso da alleggerire
Promuovere la conoscenza dell'Anemia, fare una diagnosi tempestiva, gestire il paziente con malattia renale cronica in maniera multidisciplinare, realizzare una presa in carico in maniera omogenea sul territorio e monitorare l'Anemia lungo tutto il percorso del paziente sono le proposte per salvaguardare qualità di vita delle persone con Anemia da malattia renale cronica.
Tumori: in Italia 1740 associazioni di pazienti e caregiver, numero 1 in Europa
Oltre 1.740 associazioni oncologiche di pazienti e caregiver censite in Italia solo nel 2023. Il nostro paese detiene dunque il record europeo in proporzione al numero di abitanti. Sono i dati «di capillarità» del primo Libro Bianco sul mondo del volontariato oncologico, promosso e redatto da ROPI
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Prevention Talk. Vaccini: informare i genitori, perché la scienza non diventi un’opinione

Secondo appuntamento del progetto editoriale di Homnya dedicato alla prevenzione primaria. Al centro del dibattito i vaccini pediatrici e le ragioni che ancora spingono alcuni genitori ad avere timore
di Lucia Conti
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Salute

Paracetamolo in gravidanza e rischio autismo: la scienza smentisce le parole di Trump

Le dichiarazioni di Donald Trump contro l’uso del paracetamolo in gravidanza hanno suscitato allarme. Ma EMA, neuropsichiatri infantili e clinici italiani ribadiscono: nessuna evidenza scientifi...
Advocacy e Associazioni

ISS: assistenza pesa sui caregiver, 4 su 10 sviluppano una malattia cronica

Più del 40% dei caregiver riferisce di aver sviluppato malattie croniche di cui non soffrivano prima del loro lavoro di assistenza e cura. E' quanto emerge da una ricerca dell'Istituto Superior...