Nutri e Previeni 6 Aprile 2017 10:46

Più sicurezza alimentare con lo smartphone

Più sicurezza alimentare con lo smartphone

I ricercatori dell’istituto di tecnologia del Massachusetts (Mit) guidati Qifan Zhang hanno pubblicato sulla rivista ACS Central Science un nuovo metodo per il possibile uso di alcune speciali microsfere capaci di mostrare la presenza di batteri. Il metodo permette di abbattere i costi e i tempi per fare i test sulla sicurezza alimentare usando semplicemente uno smartphone. In pratica con questo metodo fare test per sapere se un cibo è contaminato da batteri diventa facile come fare un selfie.

Alla base di questa nuova tipologia di test per la sicurezza alimentare ci sono delle microsfere ideate e presentate poco più di un anno fa da un altro gruppo di ricercatori del Mit, guidati da Lauren Zarzar, e ribattezzate ‘Janus droplets’. Le sfere sono composte da due metà differenti che quando vengono messe in un liquido galleggiano distribuendosi con la parte più pesante in basso e quando si dispongono in questo modo risultano perfettamente trasparenti. Per trasformare le sfere in sensori i ricercatori hanno fatto aderire (sulla parte alta delle sfere) delle particolari molecole capaci di legarsi con specifiche proteine che si trovano sulla membrana esterna dei batteri Escherichia Coli 0157, un ceppo responsabile di molte intossicazioni alimentari.

Quando il batterio è presente nel liquido le sfere si legano al batterio e si inclinano su un fianco perdendo la loro trasparenza. Basta così una foto con uno smartphone per verificare la presenza del batterio pericoloso. Al momento i test sugli alimenti più economici richiedono diversi giorni prima di poter dare una risposta mentre le tecniche più veloci, dei mini test genetici, sono piuttosto costosi e sofisticati. Per questo i ricercatori del Mit sono convinti che il nuovo metodo, adattabile a rilevare molti batteri, potrebbe avere un grande impatto e puntano entro 18 mesi alla creazione di uno spin-off capace di commercializzare il prodotto.

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