Nutri e Previeni 25 Maggio 2017 09:17

Focus/ Appesantimento post-abbuffata. I trucchi per vincerlo

Focus/ Appesantimento post-abbuffata. I trucchi per vincerlo

Ci sono mattine in cui ci svegliamo già appesantite e ci trasciniamo questo malessere per giorni, senza riuscire a sconfiggerlo. Può succedere durante un periodo particolarmente faticoso, ma è più probabile che si presenti il giorno dopo un pranzo in famiglia o una bella grigliata. Come comportarci in questi casi? Prima di tutto cercando di riposare bene e mangiare in modo equilibrato: “Il sentirsi appesantiti è tipico dei soggetti in sovrappeso oppure può essere associato anche al consumo di pasti troppo abbondanti e squilibrati”, ricorda Paolo Pecoraro, nutrizionista. Per questo il primo consiglio è quello di “preferire cibi facilmente digeribili, soprattutto a base di carboidrati. Se cotti, la cottura deve avvenire in modo semplice senza aggiunta di troppi grassi da condimento”.

A quali orari?
Prese dalla frenesia quotidiana, rischiamo di posticipare molto o addirittura saltare i pasti. Pessima abitudine, da abbandonare subito in favore invece di più spuntini con porzioni ridotte.
“Mangiare poco e spesso è sempre la cosa più importante – spiega Pecoraro – Si può suddividere la giornata alimentare in cinque pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena. In casi particolari i pasti possono diventare anche sei”.

Gestire le abbuffate
Le grandi abbuffate andrebbero sempre evitate proprio per sfuggire a quel malessere generale che ne deriva, ma il cibo nel Bel Paese rappresenta anche tradizione, socialità e convivialità. “È bene riprendere subito le sane abitudini alimentari, rispettando la frequenza di consumo dei pasti e preferire soprattutto verdura e frutta ricche di acqua, sali minerali, vitamine e antiossidanti che favoriscono l’azione depurativa e disintossicante post-abbuffata”, sottolinea l’esperto. Inoltre, dobbiamo ricordarci di idratarci: “L’assunzione di acqua deve essere pari a un litro e mezzo o anche due litri al giorno in casi particolari”.

Conciliare pasti e lavoro
“Spesso si tende a saltare il pasto principale, cioè il pranzo, anche per scelta, nella convinzione di risparmiare calorie e poter consumare un pasto più abbondante la sera. Questo è un grave errore sia perché si rischia di compromettere il riposo notturno e ci si sente appunto appesantiti, sia perché saltare i pasti può compromettere il rendimento lavorativo con cali di attenzione e concentrazione – spiega Pecoraro – Bisogna necessariamente programmare una pausa pranzo, anche di breve durata”. Mangiare fuori casa non significa consumare cibi poco salutari, ma avere un occhio di riguardo per la propria dieta: “Per chi deve riprendere a lavorare subito dopo il pranzo è consigliabile per esempio un primo piatto a base di cereali con verdura e una porzione di frutta oppure un’insalata con mais o riso e un frutto. La sera, soprattutto se l’orario della cena è molto tardi è bene consumare cibi leggeri evitando le fritture e i cibi troppo grassi”, conclude il nutrizionista.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”