Un’esposizione a piccole dosi e prolungata nel tempo: potrebbe essere questa la ‘cura’ dell’allergia alle arachidi. Già sperimentata tra i bambini, ora pare offrire risultati incoraggianti anche tra la popolazione adulta. Dosi giornaliere di proteine di arachidi potrebbero, infatti, desensibilizzare grandi e piccini allergici. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Allergy e condotto presso il King’s College di Londra. Nell’ambito della sperimentazione condotta dagli studiosi inglesi, gli adulti con allergia alle arachidi hanno mostrato una riduzione del rischio di reazioni allergiche proprio mangiando ogni giorno un po’ di proteine di arachidi. Questo approccio è già approvato negli Stati Uniti per i bambini con l’allergia.
L’allergia alle arachidi si verifica quando il sistema immunitario identifica erroneamente le proteine del legume come una minaccia e risponde producendo più anticorpi IgE. Di conseguenza, l’infiammazione aumenta, causando sintomi come gonfiore, prurito e vomito. In casi estremi, può portare allo shock anafilattico, una reazione pericolosa per la vita che può compromettere la respirazione o il battito cardiaco. Fino a poco tempo fa, l’unica soluzione era evitare le arachidi, ma nel 2020 è stato approvato negli Stati Uniti un intervento chiamato immunoterapia orale per i bambini con l’allergia. Si tratta di addestrare il sistema immunitario a tollerare l’allergene esponendolo a dosi gradualmente crescenti di proteine di arachidi. Tuttavia, “non era chiaro se l’approccio funzionasse anche negli adulti – afferma Stephen Till del King’s College – . Ci sono alcuni motivi per sospettare che gli adulti siano più difficili da desensibilizzare rispetto ai bambini”.
Till ha reclutato 21 adulti con allergia alle arachidi. All’inizio, i partecipanti erano in grado di mangiare in media solo un ottavo di arachide prima di avere una reazione allergica. Il team ha fatto mangiare a ciascuno l’equivalente proteico di un quarantesimo di arachide al dì per due settimane, dose leggermente aumentata ogni due settimane per diversi mesi, fino a quando i partecipanti hanno potuto mangiare in modo sicuro e costante l’equivalente proteico di quattro arachidi grandi ogni giorno per un mese. Tra i 15 partecipanti all’intero studio tutti, tranne uno, sono stati in grado di mangiare l’equivalente di cinque arachidi senza avere una reazione allergica.
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