Nutri e Previeni 12 Luglio 2024 16:24

Alimentazione. Le cattive abitudini costano a ogni italiano 289 euro all’anno

Alimentazione. Le cattive abitudini costano a ogni italiano 289 euro all’anno

“Per garantire più salute, non solo in Italia, bisogna investire sulla prevenzione, sia economicamente ma anche e soprattutto culturalmente. Voglio aumentare la quota del Fondo sanitario nazionale dedicata alla prevenzione e ferma attualmente al 5%. Nessun sistema sanitario universalistico come il nostro alla lunga potrà essere sostenibile se non riduciamo il numero di persone affette da malattie che possono essere prevenute”. A dirlo il ministro della salute, Orazio Schillaci, intervenendo ieri all’evento `Malattie, cibo e salute´ promosso dalla Fondazione Aletheia.

“L’alimentazione – ha osservato il ministro – è un determinante di salute. Noi abbiamo una tradizione alimentare riconosciuta a livello mondiale, nota con il brand di dieta mediterranea, che io definisco italiana. I benefici del nostro modello alimentare nel contribuire a prevenire diverse patologie cronico degenerative sono indiscusse. A dimostrarlo è la letteratura scientifica. C’è un legame innegabile tra la salute e la corretta alimentazione”.

La dieta mediterranea, ha spiegato il ministro, “contribuisce a ridurre la mortalità totale, previene lo sviluppo di malattie cardio-vascolari, del diabete di tipo 2, dell’obesità e del sovrappeso, di diverse patologie neoplastiche, riduce i rischi di demenza senile”. L’obiettivo, ha precisato Schillaci, “non è solo far vivere più a lungo i cittadini, ma farli vivere in salute”.

Diete e modelli nutrizionali errati costano a ogni italiano circa 300 euro in più all’anno e incidono sulla probabilità di insorgenza di malattie determinando un duplice rischio: in termini di impatto sulla salute e, più in generale, incrementando i costi economico- sociali, determinando una contrazione annua del pil europeo del 3,3%. L’incremento del sovrappeso legato a stili nutrizionali errati rappresenta, infatti, il 9% della spesa sanitaria nazionale e ad ogni italiano costa un’extra “tassa” annuale di 289 euro. La Fondazione evidenzia come una riduzione del 20% delle calorie assunte da alimenti ad alto contenuto di zucchero, sale e grassi saturi potrebbe prevenire in Italia 688mila malattie croniche entro il 2050 e far risparmiare 278 milioni di euro l’anno di spesa sanitaria: circa 7 miliardi nei prossimi 25 anni.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Il “bagaglio”, docufilm che racconta paure, speranze e percorsi delle donne con tumore al seno

Promosso da MSD Italia con le principali associazioni di pazienti, racconta il percorso di una donna dopo la diagnosi di tumore al seno, tra emozioni, forza e speranza, evidenziando l’importanza...
di Marco Landucci
Advocacy e Associazioni

Advocacy, l’Aifa rafforza il dialogo con i pazienti: nasce “Aifa Ascolta”

Gli incontri, di natura conoscitiva e quadrimestrale, permetteranno al Presidente e agli uffici Aifa di ascoltare direttamente le istanze dei pazienti
di I.F.
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Consulte bloccate a Roma e Milano: “I diritti dei cittadini sospesi dalla politica”

Sofia Donato, componente del Direttivo della Consulta Cittadina Disabilità Roma, in un’intervista a Sanità Informazione: “Da giugno, i cittadini con disabilità non han...
di Isabella Faggiano