Per invecchiare in buona salute via libera a frutta, verdura, legumi, farine integrali. Stop a snack ricchi di zuccheri e farine bianche. Arrivati nel ‘mezzo del cammin di nostra vita’ consumare fibre alimentari e carboidrati di alta qualità favorisce un invecchiamento sano caratterizzato dall’assenza di 11 malattie croniche, di disturbi delle funzioni cognitive e fisiche e da una buona salute mentale. Lo dimostra uno studio condotto dai ricercatori della Tufts University e della Harvard T.H. Chan School of Public Health. Lo studio è pubblicato sulla rivista JAMA Network Open.
Sono due i fattori che hanno indotto i ricercatori a condurre questa analisi: la previsione di una quadruplicazione degli anziani nei prossimi quattro decenni e la constatazione che i carboidrati rappresentano circa il 50% dell’apporto energetico nella dieta di tutti i giorni (entrambi i dati si riferiscono alla popolazione statunitense, ndr). “Tuttavia – sottolineano gli studiosi nell’introduzione della ricerca – la maggior parte è costituita da carboidrati raffinati (42% delle calorie totali), mentre solo l’8% è costituito da carboidrati di alta qualità provenienti da cereali integrali, legumi, frutta e verdura”.
Partendo da questi presupposti, gli esperti hanno valutato gli effetti dei consumi di zuccheri per la salute a distanza di 30 anni: sono stati analizzati i dati dei questionari del Nurses’ Health Study raccolti ogni quattro anni tra il 1984 e il 2016, relativi a oltre 47mila donne che nel 2016 avevano tra i 70 e i 93 anni. Gli epidemiologi hanno confrontato i dati sul consumo di carboidrati totali, carboidrati raffinati, carboidrati di alta qualità (non raffinati), carboidrati da cereali integrali, frutta, verdura e legumi, fibre alimentari, indice glicemico e carico glicemico della dieta. Di tutto il campione, 3.706 partecipanti soddisfacevano la definizione di ‘invecchiamento sano’.
L’analisi ha dimostrato che consumare carboidrati di alta qualità provenienti da cereali integrali, frutta, verdura e legumi e di fibre alimentari totali nella mezza età aumenta dal 6 al 37% la probabilità di invecchiare in modo sano al riparo da malattie e declino cognitivo. Invece mangiare carboidrati raffinati (da zuccheri aggiunti, cereali raffinati e patate) si associa a una probabilità di invecchiamento sano del 13% inferiore. “In questo studio di coorte di donne, l’assunzione di carboidrati da frutta, verdura, cereali integrali, legumi e fibre alimentari nella mezza età era favorevolmente associata a un invecchiamento sano – scrivono i ricercatori nelle conclusioni della pubblicazione – . Al contrario, l’assunzione di carboidrati raffinati era sfavorevolmente associata ad un invecchiamento in salute”.
“La popolazione inclusa nello studio è costituita per lo più da persone ben istruite che consumano una percentuale più elevata di carboidrati di alta qualità, rispetto alla popolazione generale degli Stati Uniti – sottolineano gli autori della ricerca -. Questo può limitare la possibilità di generalizzazione dei nostri risultati, includendo anche individui con caratteristiche diverse”. Inoltre, i dati analizzati sono inerenti a diete adottate più di 10 anni anni fa: “L’effetto dei cambiamenti più recenti introdotti nell’alimentazione, pertanto – aggiungono i ricercatori – non è stato valutato”. Per questo, “la ricerca futura dovrà verificare i risultati ottenuti anche in altre coorti, chiarendone i potenziali meccanismi d’azione”, concludono gli scienziati.
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