Nutri e Previeni 14 Dicembre 2015 13:46

Natale e allergie tra cenoni e panettoni

Natale e allergie tra cenoni e panettoni

shutterstock_114863848Il Natale è la festa più bella dell’anno, amata da grandi e piccini, però, sulla tavola vi possono essere alimenti che danno, inaspettatamente, problemi d’intolleranza o di allergia; dunque è meglio stare attenti. A mettere in guardia sono gli allergologi, che hanno fatto il punto in occasione del recente incontro ‘Highlights’ a Genova: si rischia di più, avvertono gli specialisti, con carne di maiale, arachidi e vino novello.

– Vino novello: tutti gli alimenti e le bevande possono essere potenzialmente allergizzanti. Il vino è tra quelli che meno frequentemente dà manifestazioni allergiche. Diverso però il discorso per il novello, che può contenere una proteina molto allergizzante, la LTP, che si trova nella buccia dell’uva. La LTP è presente anche nella buccia di alcuni frutti, in diverse verdure e in cereali come grano, orzo, riso e mais.

– Frutta secca: l’allergia alle arachidi è la più frequente e costituisce circa il 50-60% delle allergie alimentari in età adulta. Gli alimenti più insidiosi sono quelli che rientrano nel gruppo della frutta secca, come appunto arachidi, nocciole, noci pecan e la noce brasiliana, che viene consumata raramente ma è tipica delle festività, spiega Eleonora Savi, Direttore dell’Unità di Allergologia dell’Ospedale di Piacenza. ”Questo – afferma – è un allergene nuovo nel nostro paese e, in quanto tale, sottovalutato e pericoloso. Il problema principale sono però gli arachidi, che non danno solo allergie da ingestione, ma anche da inalazione: nel momento in cui si aprono si diffonde l’allergene nell’aria, anche senza contatto diretto”.

– Carne: possono essere insidiosi piatti come carne di maiale e insaccati, stracotti e stufati. Si tratta di un tipo di allergia particolare, spiegano gli esperti, attivata dalla puntura di una zecca presenta anche in Italia, la Amblyomma americanum: questa zecca è in grado di attivare degli anticorpi che, a loro volta, possono scatenare una nuova forma di allergia legata proprio al consumo di carne di manzo, maiale o agnello.

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