Nutri e Previeni 19 Giugno 2015 17:13

Le arachidi fanno bene, ma non sotto forma di burro

Le arachidi fanno bene, ma non sotto forma di burro

burro arachidi_140489485Un articolo pubblicato sull’International Journal of Epidemiology conferma un legame tra l’assunzione di arachidi e noci con tassi di mortalità più bassi, ma lo stesso effetto  protettivo non è stato provato per il burro di arachidi.

E’ stato dimostrato da diversi studi che per chi mangia almeno 10 grammi di noci o arachidi al giorno diminuisce il rischio di morte rispetto alle persone che non consumano noci o noccioline (arachidi). E la riduzione della mortalità sarebbe più evidente per malattie respiratorie, malattie neurodegenerative, e diabete, seguita da cancro e malattie cardiovascolari, inoltre gli effetti benefici sono uguali negli uomini e nelle donne.

Le arachidi mostrano lo stesso effetto di riduzione della mortalità delle noci, ma il consumo di burro di arachidi, non è associato a una più bassa mortalità, come hanno dimostrato alcuni ricercatori dell’Università di Maastricht (Paesi Bassi).

Lo studio fa parte di un progetto di sorveglianza della popolazione, attivo fin dal 1986, che ha coinvolto 120.000 olandesi, uomini e donne dai 55 ai 69 anni di età . Il consumo di noci è stato valutato con un questionario che indagava le dimensioni delle porzioni e la frequenza di assunzione di arachidi, frutta con guscio (noci), e burro di arachidi. Così i ricercatori dell’Università di Maastricht hanno analizzato le possibili relazioni esistente tra i consumi e la mortalità (totale e causa-specifica) dal 1986.

Le associazioni tra assunzione di noci e  di arachidi e la morte cardiovascolare hanno in sostanza  confermato i precedenti risultati di studi americani e asiatici che sono stati soprattutto centrati sulle malattie cardiovascolari. Tuttavia, in questo nuovo studio, è emerso che anche la mortalità dovuta al cancro, al diabete, e alle malattie respiratorie e neurodegenerative era inferiore per i consumatori di arachidi e noci. Il project leader dello studio, l’epidemiologo Professor Piet van den Brandt, ha commentato: “E’ stato interessante rilevare che la mortalità era sostanzialmente inferiore già a livelli di consumo di 15 grammi di noci o noccioline in media al giorno (mezza manciata)  e che una maggiore assunzione non era associata con l’ulteriore riduzione del rischio di mortalità. Questo ha confermato anche i risultati di altri studi”.

Va ricordato che arachidi e noci contengono entrambe vari composti come acidi monoinsaturi e grassi polinsaturi, varie vitamine, fibre, antiossidanti e altri composti bioattivi, che probabilmente contribuiscono alla diminuzione del un tasso di mortalità. In contrasto, nessuna associazione è stata trovata tra l’assunzione di burro di arachidi e il rischio di mortalità. Tuttavia, oltre alle arachidi, il burro di arachidi contiene componenti aggiunti come oli vegetali e sale. In passato, è stato dimostrato che il burro di arachidi contiene acidi grassi trans e quindi gli effetti negativi sulla salute degli acidi grassi trans aggiunti e del sale, potrebbero inibire gli effetti protettivi delle arachidi.

Articoli correlati
Gli italiani consumano troppo sale, il doppio rispetto ai limiti OMS
Gli italiani mangiano ancora troppo rispetto a quanto raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità, la quale indica come dose massima 5 grammi al giorno. E' quanto riportato dal ministero della Salute, in occasione della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale (15-21 maggio)
Sale a tavola: 6 italiani su 10 ne usano meno
Tra il 2016 e 2019 quasi sei persone su 10 hanno fatto attenzione o hanno cercato di ridurre la quantità di sale assunta a tavola, sia per quanto riguarda la preparazione dei cibi sia per il consumo di quelli conservati. A rilevarlo sono i dati della sorveglianza PASSI pubblicati dall’Istituto superiore di sanità. Il messaggio […]
Grassi saturi e ictus: colpevoli o innocenti? Volpe (Siprec): «Sono neutri. Il vero pericolo negli acidi grassi trans»
Il professore, studi alla mano, assolve gli acidi grassi saturi dall'accusa di essere associati a un aumentato rischio di malattie cardiache: «Non vanno demonizzati. Latte e formaggi hanno persino un lieve effetto protettivo sul cuore ma mai quanto i grassi “buoni” come l’olio evo e gli omega-3»
Noci, mais e soia? Grassi buoni che allungano la vita
Da noci, mais e olio di semi di girasole, sono noti perché aiutano a migliorare le funzionalità cerebrali e le quantità di colesterolo nel sangue, ma ora l’assunzione di Omega 6 sembrerebbe essere associata anche ad un allungamento della vita. A evidenziare le proprietà benefiche dei ‘cugini’ dei ben più noti Omega 3 sono i […]
Allergie alimentari in aumento anche negli adulti
Generalmente con il termine “allergia  alimentare” si intende una reazione avversa all’ingestione di cibo che inizia dalla nascita o comunque nella prima infanzia; ma non è sempre così. Negli ultimi anni le allergie alimentari, di fatto, non riguardano solo i bambini e possono comparire anche in età adulta da un momento all’altro: infatti, quasi la […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.