Lavoro e Professioni 5 Dicembre 2018 19:56

Violenza in corsia, nasce il “Telefono Rosso” per i medici aggrediti

Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi: «Il caso della dottoressa di Crotone è solo l’ultimo di una lunga serie di violenze fisiche, verbali e anche sui social network. Con il nuovo servizio supporto umano e legale alle vittime: prossimo passo il Tribunale del Medico da affiancare a quello del Malato»
Violenza in corsia, nasce il “Telefono Rosso” per i medici aggrediti

Il caso della dottoressa di Crotone brutalmente aggredita a colpi di cacciavite è solo l’ennesimo caso di cronaca dell’inarrestabile scia di violenze nei confronti degli operatori sanitari. Sono migliaia ogni anno i medici che vengono insultati e aggrediti dai pazienti o dai loro familiari, ma è difficile quantificare con precisione l’entità del fenomeno: secondo dati FIASO (Federazione di Asl e Ospedali) in 2 casi su 3 non viene presentata alcuna denuncia. Spesso per paura di ritorsioni, ma anche a causa del senso di sfiducia e rassegnazione ormai generalizzato negli operatori sanitari costretti a lavorare praticamente in trincea. Proprio per questo, il Gruppo Consulcesi, network da oltre 20 anni a fianco dei medici, lancia il ‘telefono rosso’, un pronto soccorso telefonico per la violenza in corsia.

LEGGI ANCHE: AGGRESSIONE CROTONE, PARLA IL DIRETTORE DELL’OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO: «OGGI SIT-IN DEL PERSONALE CON TUTTI GLI OPERATORI. LAVORIAMO CON LA PAURA, È UNA COSTANTE»

«Chiamando gratuitamente il numero 800620525 attivo tutti i giorni, 24 ore su 24 – spiega Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi, sul suo profilo LinkedIn – i camici bianchi che si sentono in pericolo o hanno subìto aggressioni e minacce, anche tramite social network, potranno trovare supporto umano e legale, con la possibilità di rimanere del tutto anonimi».

«Gli ospedali italiani – continua – sono ormai un vero e proprio Far West, i nostri medici non sono più al sicuro. «Da mesi siamo impegnati in numerose campagne di sensibilizzazione e informazione per denunciare la gravità della situazione, attraverso statistiche, corsi di formazione e approfondimenti legali, rivolgendoci anche alle strutture sanitarie affinché si dotino delle adeguate misure per proteggere l’incolumità dei propri dipendenti. La dottoressa di Crotone, come tanti suoi colleghi, non è stata vittima dell’imprevedibilità di uno scatto d’ira – prosegue Tortorella – ma di un desolante contesto dove i medici sono lasciati soli e inascoltati».

«A fianco del Tribunale del Malato – conclude Massimo Tortorella – è il momento di istituire un vero e proprio Tribunale del Medico, perché le vittime delle inefficienze del Sistema Sanitario Nazionale non sono solo i pazienti, ma anche chi è costretto a lavorare in condizioni di disagio, sovraffollamento, mancanza di personale e senza le misure minime necessarie per la sicurezza».

LEGGI ANCHE: AGGRESSIONI AI MEDICI, LEONI (FNOMCeO): «CAUSANO STRESS, AUTODIMISSIONI ANCHE PER QUESTO. INTERVENIRE CON POSTI DI POLIZIA E SCHEDATURA VIOLENTI»

Sul tema è intervenuto anche il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli: «Chiediamo al Governo un atto concreto: trasmuti il Disegno di Legge sulla violenza contro gli operatori sanitari, attualmente incardinato in Commissione Igiene e Sanità del Senato, in un Decreto Legge, in modo da renderlo immediatamente esecutivo o, in alternativa, inserisca un emendamento sulla materia all’interno della Legge di Bilancio, prevedendo la procedibilità d’ufficio per gli aggressori, che scatterebbe in automatico se i medici fossero sempre considerati pubblici ufficiali».

Articoli correlati
Gas serra e cambiamento climatico: il Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare emette la prima advisory opinion
Legali Consulcesi: “Pronuncia storica che sottolinea la responsabilità degli Stati nel contrastare l’inquinamento dell’aria, riconosciuta, insieme al cambiamento climatico, una reale minaccia per i diritti umani”
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Mese della prevenzione del tumore al seno. Petrella (Consulcesi): «Troppa disparità tra Nord e Sud»
L’oncologo e docente Consulcesi: «Necessario potenziare prevenzione e diagnosi precoce»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Patient Voice. Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN – Oggi alle 15:00

È essenziale aumentare la consapevolezza della malattia sia tra i medici sia tra i pazienti, per facilitare il riconoscimento dei sintomi, garantire un accesso tempestivo a terapie efficaci e m...
Salute

Diabete, Glifozine arriva in farmacia e senza piano terapeutico

Le reazioni delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti alla decisione dell'Aifa: “Una semplificazione concreta per milioni di pazienti”
di I.F.
Contributi e Opinioni

SSN. Servizio o Sistema? Perché le parole sono importanti

Tenere insieme queste due dimensioni è oggi la sfida per rendere sostenibile, senza snaturarla, la missione originaria del SSN
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...