Lavoro e Professioni 22 Luglio 2020 16:00

Sondaggio Consulcesi ai medici: «Stimolare sempre più ampia partecipazione alle elezioni OMCeO»

Il Presidente Massimo Tortorella: «Da interlocutori delle Istituzioni, nel reciproco rispetto dei ruoli, un dibattito costruttivo nell’interesse della categoria». I risultati dell’indagine: 9 medici su 10 chiedono impegno su transazione ex specializzandi, orari di lavoro, straordinari non pagati, ferie non godute e denunce ingiuste

In vista dell’imminente rinnovo degli OMCeO, Consulcesi ha chiesto ai medici se le tematiche di cui da sempre si occupa dovessero essere inserite nei programmi da sviluppare nel prossimo quadriennio ordinistico. L’obiettivo è stimolare i medici ad una maggiore partecipazione alle prossime elezioni come contributo all’importante lavoro portato avanti dagli Ordini e dalla FNOMCeO.

«A scanso di equivoci – chiarisce Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, realtà legale e di formazione che tutela i professionisti sanitari – la nostra iniziativa non ha alcuna mira ‘politica’ e non è assolutamente nostra intenzione mettere in atto strumentalizzazioni al fine di scendere in un campo che non è il nostro. Da sempre, siamo un interlocutore delle Istituzioni sanitarie, nel reciproco rispetto dei ruoli. In questa ottica, riteniamo utile e costruttivo aprire un dibattito sui risultati della nostra survey. Questo, affinché l’indicazione dei medici sia presa in adeguata considerazione e sia colta come l’occasione per tutta la professione che, con i fondi ora a disposizione, non può perdere l’opportunità di programmare il rilancio e risolvere le problematiche più spinose».

 

 

Dal sondaggio è emerso che il 72% degli interpellati non aveva votato alle ultime elezioni per il rinnovo degli Ordini. Interessante notare che 9 medici su 10 vorrebbero che i prossimi programmi prevedessero un forte impegno a tutela dei diritti negati: il 92% si aspetta che dagli Ordini arrivi uno stimolo alla politica per risolvere con la transazione l’annosa questione dei medici ex specializzandi: l’89% inoltre voterebbe liste pronte a battersi per la questione dei limiti degli orari di lavoro e di riposo, degli straordinari non pagati, delle ferie non godute e delle ingiuste denunce.

 

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