Lavoro e Professioni 21 Settembre 2020 16:07

Ottavo rapporto Inail, quasi 900 contagi sul lavoro in più in un mese: il 71% riguarda personale sanitario

Sono più le donne a essere contagiate sul lavoro, ma gli uomini muoiono di più (83%). Il report Inail vede ancora al primo posto gli infermieri (83%)
Ottavo rapporto Inail, quasi 900 contagi sul lavoro in più in un mese: il 71% riguarda personale sanitario

Sono 52.209 i contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail fino al 31 agosto, 846 in più rispetto al monitoraggio del mese precedente e nel 71,3% dei casi donne. Lo certifica l’ottavo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto. I morti sono 303, quasi un terzo del totale dei decessi denunciati. Uomini per l’83,8%, tra i 50 e i 64 anni nel 69,9% dei casi. In un mese sono aumentati di 27 unità.

CONTAGI SUL LAVORO: LE REGIONI PIÙ COLPITE

Tra le regioni si conferma il primato negativo della Lombardia, con oltre un terzo dei casi di contagio da coronavirus sul lavoro denunciati (36,0%) e il 42,6% dei decessi. La provincia più colpita è quella di Milano (11,0%), seguita da Torino (7,9%), Brescia (5,5%) e Bergamo (4,7%), che con 37 decessi, pari al 12,2% del totale, è al primo posto tra le province con più casi mortali, seguita da Milano (8,3%), Brescia (7,9%) e Napoli (6,3%). I contagi con esito mortale si concentrano al Nord-Ovest, con il 56,4% del totale. Segue il Sud, con il 16,2% dei decessi, il Nord-Est (13,2%), il Centro (12,2%) e le Isole (2,0%).

PROFESSIONISTI SANITARI SONO OLTRE DUE TERZI DEGLI INFETTATI

Un triste primato quello dei professionisti della sanità. Il 71,2% delle infezioni da coronavirus sul lavoro denunciate e il 23,3% dei casi mortali si concentra nel settore della sanità e assistenza sociale, che insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanità (Asl) porta all’80,2% la quota dei contagi e al 34% quella dei decessi avvenuti in ambito sanitario. Subito dopo i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, alimentari) e le attività dei servizi di alloggio e ristorazione.

Con la ripresa delle attività a partire dal mese di maggio, però, si evidenzia una riduzione progressiva dell’incidenza di casi da contagi nella sanità e assistenza sociale. Dal 71,6% del trimestre marzo-maggio, al 56% di giugno-agosto. Parallelamente sono salite in questo indicatore tutte le attività economiche che subiscono una ripresa nel periodo estivo. Alloggi e ristorazione in primis (4,3%), poi noleggio, agenzie viaggi e servizi di supporto alle imprese (13,7%).

La categoria professionale dei tecnici della salute, con il 39,7% dei contagi da nuovo coronavirus sul lavoro denunciati, si conferma la più colpita dal virus. Oltre l’83% sono infermieri. Seguono gli operatori socio-sanitari (20,9%), medici (10,2%), operatori socio-assistenziali (8,9%) e personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,8%), impiegati amministrativi (3,1%), addetti ai servizi di pulizia (1,9%) e dirigenti sanitari (1,0%).

 

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid, sesto Report Inail: 50mila contagi sul lavoro in Italia, il 40% dei decessi in Sanità
Al 30 giugno si tocca quasi quota 50mila contagi sul lavoro denunciati all'Inail. I più colpiti sono i professionisti della Sanità, nello specifico i tecnici. Solo in questa categoria il 40% delle denunce e l'11,8% delle morti
Dati Inail, Giuliano (UGL Sanità): «Non sia vano il sacrificio del personale sanitario»
«L’assenza di un piano pandemico aggiornato nella prima fase dell'emergenza di dispositivi di protezione ha fatto sì che il personale sanitario abbia pagato a caro prezzo e sulla propria pelle la lotta al virus» sottolinea il Segretario UGL Sanità Gianluca Giuliano
Report Inail: 72,2% dei contagi sul lavoro nel settore sanitario e primato nei decessi. Gli infermieri i più colpiti
Otto denunce su 10 vengono dal nord Italia. I casi totali sono poco meno di 50 mila, duemila in più rispetto al report del 31 maggio
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Sangue, venti anni di legge 219. Teofili (CNS): “Un modello pubblico e solidale che il mondo ci invidia”

Il sistema trasfusionale italiano conferma la forza di un modello pubblico e solidale che garantisce sicurezza, qualità e universalità delle cure. La direttrice del Cns sottolinea i risu...
di E.M.
Advocacy e Associazioni

Legge 104 e caregiver: tutte le novità tra permessi, congedi e smart working

Le novità introdotte per i caregiver dalla legge 104 rappresentano un passo avanti importante, ma secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto non sono ancora sufficienti per rispondere piename...
Salute

Paracetamolo in gravidanza e rischio autismo: la scienza smentisce le parole di Trump

Le dichiarazioni di Donald Trump contro l’uso del paracetamolo in gravidanza hanno suscitato allarme. Ma EMA, neuropsichiatri infantili e clinici italiani ribadiscono: nessuna evidenza scientifi...
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...