Lavoro e Professioni 17 Giugno 2020 12:55

Oltre l’emergenza, ecco i numeri del boom della telemedicina

Più di 4mila professionisti si sono attivati nel teleconsulto, quasi un terzo delle farmacie italiane si sono attrezzate con un servizio di ricezione ricetta digitale, esperienze di successo di telemonitoraggio in Asl e ospedali: le cifre di CGM sulla risposta digitale in Italia all’emergenza Covid-19
Oltre l’emergenza, ecco i numeri del boom della telemedicina

Oltre 4mila (90mila a livello mondiale) medici, farmacisti, dentisti, psicologi e altri operatori hanno utilizzato una piattaforma di teleconsulto (“Clickdoc”), fornita gratuitamente durante l’emergenza per alimentare la relazione medico-paziente, salvaguardare la continuità assistenziale, con particolare riferimento alla cronicità. Quasi 5.300 farmacie hanno già aderito a ricettainfarmacia.it, sistema che, fornito anch’esso gratuitamente, permette al paziente l’invio della ricetta elettronica (NRE) direttamente alla sua farmacia, così da ridurre spostamenti e file e ricevere i medicinali anche a domicilio. Sperimentato con successo il telemonitoraggio che permette di tenere sotto controllo le condizioni del paziente da casa. Sono questi i principali dati forniti da CompuGroup Medical (CGM) sulla risposta digitale in Italia all’emergenza Covid-19.

«Il distanziamento sociale ha spinto all’utilizzo delle tecnologie digitali per abbattere le distanze e avvicinare le persone, ed è stato anche occasione per alleggerire alcune forme di burocrazia che rallentavano i processi», nota Emanuele Mugnani, Country Manager CGM per l’Italia, e Senior Vice President del Pharmacy Information System Europe, riferendo tra l’altro di «farmacie che ricevono anche 400 ricette/settimana», e ricordando l’imperativo di «assicurare il totale rispetto della privacy e della protezione dei dati». 

«L’uso di strumenti digitali per sostenere un’efficace risposta della sanità pubblica è rilevante durante l’emergenza Covid-19 e lo sarà soprattutto in futuro», ricordano in una nota congiunta l’European Public Health Alliance (EPHA) e l’European Public Health Association (EUPHA). «Il futuro per i pazienti cronici è adesso e gli strumenti ideali per affrontarlo sono la salute e le cure digitali», dichiara l’angiologo Sergio Pillon, esperto della Digital Health presso l’EPHA e l’Istituto Superiore di Sanità, lanciando un appello «ai politici, i medici ed i pazienti a riconoscere il momento per concretizzare una sanità a distanza che sappia raggiungere i pazienti, in particolare i profili fragili e cronici».

LEGGI ANCHE: COVID-19, L’OSSERVATORIO SOCIO-TERRITORIALE DELLA BICOCCA DI MILANO TRACCIA DATI E MAPPE PER LEGGERE LA PANDEMIA

Lo sviluppo è invocato dai medici stessi: «Il 90% auspica soluzioni digitali per favorire la comunicazione tra professionisti nell’area delle cure primarie», rivela in questi giorni un’indagine dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Centro Studi della Fimmg sull’Information Comunication Technology in Medicina Generale. «Numeri destinati ad un sicuro e rapido aumento nelle prossime stagioni a seguito del ricambio generazionale che sta impattando con forza sulla nostra categoria», scrive inoltre Fimmg.

Concetti analoghi sono perorati, con particolare riferimento ai «pazienti ordinari, che hanno subito la sospensione delle attività ambulatoriali» nel recente “Instant Report Covid-19” dall’Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che sottolinea tra l’altro, nell’esaminare l’insieme dei «modelli organizzativi di risposta al Covid-19», l’alto livello di gradimento espresso dai pazienti alle prestazioni di telemedicina.

E sono proprio i pazienti a ricordare il problema «di aver dovuto interrompere le cure a causa della pandemia», e ad agognare «lo sviluppo di una rete di sostegno sanitaria, assistenziale, sociale». Parola di Antonella Celano, presidente dell’Associazione nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (Apmarr), che in un webinar sulla cronicità che ha coinvolto i vertici sanitari e parlamentari ha convenuto che «la telemedicina è uno strumento innovativo che potrebbe aiutarci a superare tutti questi bisogni insoddisfatti di salute e cura».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.