Lavoro 8 Febbraio 2021 14:41

È italiano il primo treno ambulanza al mondo con 21 postazioni di terapia intensiva

A realizzarlo la Air Ambulance Group di Cologno Monzese. L’ad Carlo Gioia «permetterà ai pazienti che ogni anno dal sud raggiungono gli ospedali del nord Italia per interventi e cure, di viaggiare con il massimo comfort, assistiti da personale sanitario preparato e con le migliori tecnologie nel rispetto dell’ambiente»

di Federica Bosco
È italiano il primo treno ambulanza al mondo con 21 postazioni di terapia intensiva

Sarà italiano il primo treno ambulanza al mondo. Il progetto in fase di ultimazione sarà pronto per il collaudo il prossimo mese di aprile. A realizzarlo la Air Ambulance Group, di Cologno Monzese, società leader nel servizio di trasporto aereo, nave e ambulanza di malati, a breve anche su rotaia. «Si tratta di una novità assoluta – racconta Carlo Gioia, presidente della società che ha brevettato il prototipo – l’obiettivo è quello di permettere ai tanti pazienti che dall’Italia del sud si recano nelle regioni del nord per cure mediche di fare un viaggio in sicurezza, con il massimo confort e assistiti da personale sanitario preparato in grado di intervenire in caso di emergenza».

Un milione e mezzo di italiani affrontano viaggi dal sud al nord per interventi, cure e visite mediche

Secondo i dati resi noti dalla Fondazione Gimbe, infatti, sono più di un milione e mezzo gli italiani che ogni anno affrontano viaggi da Lazio, Campania, Sicilia e Calabria per raggiungere Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto per interventi, cure o visite mediche. «È un’esigenza certificata e dimostrata – racconta Gioia, che nel suo hangar annovera anche una flotta aerea attrezzata per il trasporto di malati e incidentati da ogni parte del mondo – siamo in grado di trasportare ogni tipo di paziente e questa esperienza sarà traslata sulle rotaie, senza alcun problema. Anzi – rimarca – il treno ambulanza permetterà di coniugare tecnologia con velocità, nel rispetto dell’ambiente».

250 metri con 8 vagoni e 2 locomotori

Il treno ambulanza nella prima stagione partirà da Napoli e farà tappa a Roma, Firenze, Bologna, Milano per finire la sua corsa a Torino. Avrà una lunghezza di 250 metri e sarà composto da 8 vagoni e due locomotori. Ci saranno 21 postazioni di terapia intensiva attrezzate con apparecchiature all’avanguardia e altri 50 posti a sedere per il trasporto di pazienti con patologie meno gravi. «Il treno avrà una capacità di carico equivalente a quella di 150 ambulanze per tratta. I plus di un trasporto di questo tipo – evidenzia l’ad di Air Ambulance – sono il comfort indipendente dalle condizioni meteo, la comodità di evitare il traffico su strada, l’affidabilità e la sicurezza di un mezzo altamente fruibile ad un costo decisamente vantaggioso se rapportato ad un viaggio con aereo ambulanza».

Appello al Ministero e all’Europa per abbattere i costi

«Il costo a persona, oggi si aggira tra i 2000 e i 3000 euro – precisa Gioia – e corrisponde ad un viaggio in ambulanza su strada, ma con maggiori confort e assistenza medica, mentre è decisamente più vantaggioso rispetto ad un viaggio aereo che, per il trasporto di malati, si orienta sui 15 mila euro». Cifre importanti che limitano di gran lunga la fruibilità del mezzo, ma che potrebbero essere ridotte se questo mezzo, unico al mondo, in grado anche di raggiungere città europee, entrasse nell’orbita della sanità pubblica o suscitasse l’interesse dell’Europa.

«Sarebbe un traguardo importante per i cittadini italiani se il trasporto per cure venisse, almeno in parte, coperto dal sistema sanitario nazionale – dice sottovoce Carlo Gioia – significherebbe abbattere anche i costi di ricovero ospedaliero dei pazienti che dopo un intervento salvavita, potrebbero rientrare prima nella propria regione per proseguire le cure vicino a casa». Anche l’Unione europea potrebbe strizzare l’occhio al progetto di Air Ambulance group. «Con fondi provenienti da Bruxelles saremmo in grado di garantire un servizio costante e pensare di programmare un ampliamento della linea fino a Reggio Calabria e Lamezia Terme».

 

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