Lavoro 15 Febbraio 2019 11:46

Contenziosi pazienti-operatori sanitari, Nicola Titta (Anep): «Bene Arbitrato, professioni siano coinvolte. E per la Formazione si lavori su Codice deontologico»

Il Presidente dell’Associazione Nazionale educatori professionali guarda positivamente alla proposta lanciata dal gruppo Consulcesi su una camera di conciliazione per gestire l’enorme mole di ricorsi: «Registriamo tante aggressioni»

Contenziosi pazienti-operatori sanitari, Nicola Titta (Anep): «Bene Arbitrato, professioni siano coinvolte. E per la Formazione si lavori su Codice deontologico»

Il tema del contenzioso medici-pazienti ha ormai travalicato l’ambito della professione medica per estendersi a tutte le professioni sanitarie. Lunghi contenziosi, ben 300mila nei tribunali di tutta Italia, che spesso finiscono in un nulla di fatto finendo solo per intralciare il funzionamento della giustizia e mettere a dura prova la vita dell’operatore sanitario. Proprio per risolvere questo problema il gruppo Consulcesi, network legale leader nella tutela degli operatori della sanità, ha promosso una petizione per lanciare l’idea di un Arbitrato della Salute, una camera di conciliazione con medici, avvocati ed esperti dove cercare di risolvere il contenzioso. L’idea, che è stata presentata con una conferenza al Ministero della Salute, trova una buona accoglienza anche nel mondo delle professioni sanitarie. «Potrebbe servire intanto a poter alleggerire di molto anche le cause e il lavoro dei tribunali», spiega a Sanità Informazione Nicola Titta, Presidente dell’Anep, Associazione Nazionale educatori professionali: «Il Csm – prosegue – in qualche maniera dovrebbe appoggiare questa possibilità ed è necessario che tutte le professioni possano partecipare ad un tavolo di lavoro cercando di mettere del proprio su questo tema».

Dottor Titta, anche nella vostra professione il tema dei contenziosi è all’ordine del giorno. Abbiamo visto che ci sono 300mila cause depositate nei tribunali contro gli operatori della sanità. Pensate che un arbitrato della salute, un luogo di compensazione, possa essere risolutivo in questo senso?

«Penso che sicuramente questo potrebbe servire intanto a poter alleggerire di molto anche le cause e il lavoro dei tribunali perché è complesso dare risposte in questo senso. Anche se tutte le professioni si stanno attivando avendo al loro interno dei CTU, Consulenti tecnici d’ufficio, questo sicuramente non basterà. Quindi l’arbitrato può essere un’ottima idea. Serve però che ci sia una rete intorno: il Csm in qualche maniera dovrebbe appoggiare questa possibilità ed è necessario che tutte le professioni possano partecipare ad un tavolo di lavoro cercando di mettere del proprio su questo tema».

Nel vostro ambito ci sono molti casi di contenziosi?

«Intanto noi registriamo sicuramente tante aggressioni. Lavorando con persone con problemi di salute abbastanza importanti come la salute mentale, il lavoro nel carcere, il lavoro con disabilità grave, capita spesso. Così come capita che la famiglia in qualche maniera tenti di rivalersi spesso sugli operatori».

Alcuni dati sulla formazione dicono che una buona parte dei camici bianchi formati escono fuori bene dal contenzioso. Per voi la formazione può essere importante anche in questo senso?

«Assolutamente sì, però io sottolineo che forse andrebbe fatta anche un’azione preventiva con la sottoscrizione di un codice deontologico anche da parte dell’esercente la professione. Secondo me in quel contesto andrebbe fatto un ragionamento un po’ più complessivo. Così come diamo la possibilità di abilitare le persone, dovremmo pensare di abilitarle nell’appropriatezza delle cure anche attraverso i codici deontologici e quindi con le responsabilità varie che l’esercente ha nei confronti della comunità e dell’utenza».

 

Articoli correlati
Danni da vaccinazione anti-Covid, novità in materia di indennizzo
La vaccinazione è un trattamento sanitario (art. 32 Cost.) che, secondo la Corte Costituzionale, ha una duplice finalità: “individuale” in quanto mira a proteggere la persona che si sottopone alla vaccinazione e “collettiva” poiché mira a proteggere gli altri dal rischio di diffusione del contagio
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Mese della prevenzione del tumore al seno. Petrella (Consulcesi): «Troppa disparità tra Nord e Sud»
L’oncologo e docente Consulcesi: «Necessario potenziare prevenzione e diagnosi precoce»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...