Lavoro e Professioni 28 Marzo 2018 16:56

Come nasce l’aggressione a un medico? Gli 8 campanelli d’allarme e i luoghi più a rischio

Accesso senza restrizione di visitatori nelle strutture sanitarie, lunghe attese, carenza di personale: ecco i principali fattori che possono scatenare atti di violenza. I luoghi più a rischio: la rete di emergenza-urgenza ma anche sale d’attesa e i servizi di geriatria

Come nascono le aggressioni al personale medico-sanitario? Una domanda che potrebbe suonare provocatoria, ma che non lo è affatto: ci sono specifici fattori e luoghi che mettono a rischio i nostri camici bianchi, ormai costretti a operare in condizioni di pericolo costante. Infatti, secondo dati Inail, confermati dal Ministero della Salute, ogni anno si registrano 1200 episodi di violenza nei confronti degli operatori della Sanità, e nel 70% dei casi le vittime sono donne, soprattutto guardie mediche.

Consulcesi Group, realtà da sempre al fianco dei medici, lancia un appello affinché la situazione vessatoria in cui operano gli operatori sanitari, trovi l’adeguato livello di attenzione e soprattutto risposte concrete. I fenomeni di violenza, infatti, non nascono per caso ma in precisi contesti caratterizzati da fattori che rappresentano veri e propri campanelli d’allarme:

  1. L’aumento di pazienti con disturbi psichiatrici acuti e cronici dimessi dalle strutture ospedaliere e residenziali;
  2. La diffusione del fenomeno di abuso di alcol e droga;
  3. L’accesso senza restrizione di visitatori presso ospedali e strutture ambulatoriali;
  4. Lunghe attese nelle zone di emergenza o nelle aree cliniche, con aumento della frustrazione in pazienti e accompagnatori;
  5. Ridotto numero di personale durante alcuni momenti di maggiore attività (trasporto dei pazienti, visite ed esami diagnostici);
  6. Servizi di assistenza in luoghi dislocati sul territorio ed isolati, quali i presidi territoriali di emergenza o continuità assistenziale, in assenza di telefono o di altri mezzi di segnalazione/allarme;
  7. Mancanza di formazione del personale medico-sanitario nel riconoscimento e controllo dei comportamenti ostili e aggressivi;
  8. Scarsa illuminazione delle aree di parcheggio e delle strutture.

Da segnalare, inoltre, che i medici e gli operatori più a rischio sono quelli che operano nelle seguenti aree:

  1. La rete di emergenza-urgenza;
  2. Strutture psichiatriche ospedaliere e territoriali;
  3. Luoghi di attesa;
  4. Servizi di geriatria;
  5. Servizi di continuità assistenziale.

Queste e altre utili informazioni sono contenute nel corso FAD (Formazione a Distanza) del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione dal titolo “Rischio aggressione nel luogo di lavoro”, realizzato in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it.  Parallelamente, Consulcesi lancia la campagna social, curata dall’agenzia di comunicazione Docta, #koaggressioniaimedici.

«L’escalation di aggressioni e violenze, ormai all’ordine del giorno, impone una soluzione immediata per arginare un fenomeno pericolosamente dilagante. Non è in alcun modo accettabile che questa vergognosa situazione diventi la norma: occorre puntare sulla formazione per prevenire le aggressioni e proteggere il personale sanitario», commenta Consulcesi.

Articoli correlati
Gas serra e cambiamento climatico: il Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare emette la prima advisory opinion
Legali Consulcesi: “Pronuncia storica che sottolinea la responsabilità degli Stati nel contrastare l’inquinamento dell’aria, riconosciuta, insieme al cambiamento climatico, una reale minaccia per i diritti umani”
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Mese della prevenzione del tumore al seno. Petrella (Consulcesi): «Troppa disparità tra Nord e Sud»
L’oncologo e docente Consulcesi: «Necessario potenziare prevenzione e diagnosi precoce»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Airc, 60 anni di attività: tornano i ‘Giorni della ricerca’ e i Cioccolatini della solidarietà

Dalle piazze italiane ai media, fino al Quirinale, un calendario ricco di eventi per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi a favore di oltre 5.400 ricercatori
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano