Lavoro e Professioni 13 Luglio 2021 11:52

È legittima l’aspettativa non retribuita per l’operatore sanitario che rifiuta di effettuare la vaccinazione contro il Covid-19?

La normativa del d.l. 44/21 prevede l’obbligo per il datore di lavoro di assegnare al dipendente che rifiuta la vaccinazione, mansioni alternative anche inferiori con il trattamento corrispondente alle mansioni esercitate, che in ogni caso non implichino rischi di diffusione del contagio. Quando l’assegnazione a mansioni diverse non è possibile, per il periodo di sospensione non è dovuta la retribuzione.  La sospensione mantiene efficacia fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque ad oggi non oltre il 31 dicembre 2021.

La giurisprudenza in questi mesi sta delineando nelle sentenze le prime casistiche sulla legittimità dell’aspettativa non retribuita, che essenzialmente può dipendere dalla tipologia dei servizi offerti dalla struttura o anche dalle dimensioni e in generale da tutte quelle circostanze in non è possibile assegnare al medico a mansioni che possano comunque garantire una prestazione lavorativa in spazi separati e non comunicanti con i soggetti fragili.

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”