“Più il tumore è piccolo, maggiori sono le possibilità di guarigione. Una diagnosi precoce consente una sopravvivenza dell’80-90%, mentre nelle forme avanzate questa percentuale si abbassa drasticamente”. A dirlo è Lisa Licitra, Direttore dell’Oncologia Medica 3-Tumori Testa e Collo presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dei Tumori della Testa e del Collo, che si celebra il 27 luglio. La Giornata è un’occasione per accendere i riflettori su un gruppo di neoplasie ancora troppo sottovalutate, nonostante colpiscano aree vitali come bocca, faringe, laringe e collo. La Fondazione milanese rinnova il suo impegno nella sensibilizzazione e nella prevenzione, con una serie di iniziative inserite nella campagna europea Make Sense, coordinata in Italia dall’AIOCC (Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica).
Molti dei sintomi precoci sono subdoli e spesso non accompagnati da dolore. Tra i segnali da non sottovalutare ci sono:
gonfiore persistente nella bocca o nel collo
dolore all’orecchio
piccole ulcere o sanguinamenti che non si rimarginano
“Riconoscerli e parlarne subito con il medico può davvero fare la differenza – ribadisce Licitra –. La prevenzione comincia dall’ascolto del proprio corpo”.
Una delle sfide più urgenti è rappresentata dal crescente impatto dell’HPV (Papilloma Virus Umano) sui tumori dell’orofaringe, localizzati nella zona posteriore della bocca, comprese le tonsille. “Vaccinarsi contro l’HPV – sottolinea la professoressa – non solo riduce i tumori genitali, ma protegge anche dal rischio di sviluppare tumori della testa e del collo HPV correlati. Ci aspettiamo un aumento significativo di questi casi nei prossimi trent’anni, soprattutto tra coloro che oggi non hanno potuto beneficiare della vaccinazione”.
“Oggi possiamo contare su tecniche chirurgiche mininvasive, come l’asportazione robotica delle neoplasie e la rimozione selettiva dei linfonodi, che riducono la necessità di terapie più aggressive, pur mantenendo un’alta efficacia oncologica. Questo – conclude il professor Alberto Deganello, Direttore dell’Otorinolaringoiatria Oncologica dell’Istituto – consente ai pazienti una migliore qualità della vita dopo il trattamento”.