“Con l’arrivo dell’estate, per molti sinonimo di vacanze e spensieratezza, aumenta il rischio di solitudine e disagio psicologico, soprattutto tra le persone più fragili.” A lanciare l’allarme è Telefono Amico Italia, che nel 2024 ha registrato quasi 110mila richieste d’aiuto, con una media di oltre 300 al giorno. Un numero che si traduce in più di 22mila ore di ascolto, pari a 929 giorni consecutivi di presenza telefonica. “L’estate può essere una stagione difficile per chi si trova in una situazione di solitudine o vulnerabilità emotiva – spiega Cristina Rigon, presidente di Telefono Amico Italia –. L’interruzione delle attività quotidiane, la riduzione dei contatti sociali e l’assenza di routine amplificano il senso di vuoto. Per noi è uno dei periodi dell’anno più critici”.
A sottolineare quanto la solitudine estiva sia un fenomeno diffuso, ma spesso sottovalutato, è il professor Maurizio Pompili, psichiatra e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma: “Il senso di solitudine nei mesi estivi è molto più diffuso di quanto si immagini. Le immagini di felicità e socialità tipiche di questo periodo possono accentuare il disagio in chi già si sente escluso. Inoltre, il caldo e le alterazioni del sonno possono peggiorare ansia e depressione”. Per affrontare i mesi più difficili, lo psichiatra consiglia di “mantenere una routine quotidiana, darsi piccoli obiettivi, coltivare interessi, svolgere attività fisica o dedicarsi al volontariato può fare la differenza. Naturalmente, tenendo conto del proprio stato di salute e della propria età”.
Nel 2024, il numero unico nazionale di Telefono Amico (02 2327 2327) ha ricevuto 95mila telefonate, con un dato significativo: la durata media delle chiamate è salita a 21 minuti, segno di un bisogno sempre più forte di instaurare un dialogo autentico. “Chi ci contatta ha bisogno non solo di sfogarsi, ma di creare un legame umano – sottolinea Rigon –. Chiede tempo, ascolto, empatia. È un bisogno crescente che impegna sempre di più i nostri volontari.” In aumento anche i contatti tramite Whatsapp Amico (+13%) e email (+17%), utilizzati soprattutto da giovani e donne. Le principali motivazioni riguardano l’area del sé (solitudine, disagio psicologico, malattia), le relazioni e i sentimenti di emarginazione.
Nel presentare i dati annuali, Telefono Amico Italia ha annunciato una nuova collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, finalizzata allo studio dei dati anonimi raccolti attraverso i suoi servizi. Obiettivo: applicare tecniche di intelligenza artificiale e analisi statistica per estrarre indicatori legati al “sentiment emotivo” della popolazione. “I dati di Telefono Amico rappresentano un osservatorio privilegiato sullo stato d’animo collettivo – spiega il professor Michele Costola, responsabile scientifico del progetto –. Possono aiutarci a leggere in chiave predittiva fenomeni economici e sociali, attraverso nuove forme di conoscenza generate dal terzo settore”.
Il servizio di ascolto è garantito 365 giorni all’anno, dalle 9 alle 24, da oltre 600 volontari attivi in 20 centri territoriali e in un centro virtuale (TAG – Telefono Amico Generation). Ma le richieste superano la capacità di risposta. Per questo l’organizzazione è alla ricerca di nuovi volontari. Chi desidera partecipare può scrivere a volontari@telefonoamico.it: dopo un corso formativo di circa sei mesi, potrà iniziare ad ascoltare, offrendo supporto a chi si sente solo. “Una voce, una presenza, una disponibilità autentica possono spezzare il silenzio della solitudine – conclude Rigon –. Soprattutto d’estate”.
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