Salute 11 Novembre 2014 16:36

Ebola, il verdetto è scritto nei nostri geni

Lo rivela la sperimentazione dell'Università di Washington, ma per la soluzione resta in pole l'Okairos di Pomezia
Ebola, il verdetto è scritto nei nostri geni

E’ una corsa contro il tempo, ormai, quella che vede impegnati ricercatori e scienziati di tutto il mondo nella ricerca di un vaccino contro Ebola.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, durante il convegno sulle vaccinazioni tenutosi a Roma nei giorni scorsi, ha rassicurato circa “l’accelerata dell’Europa e delle Autorità sanitarie mondiali nella messa a punto di un vaccino efficace e sicuro” che possa essere quindi prodotto e distribuito su larga scala. In pole position la soluzione, tuttora in fase sperimentale, ad opera del team italiano della Okairos. Alle parole del ministro fanno eco quelle del direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, che nella medesima sede ha sottolineato la necessità che “i test siano fatti secondo le regole seguendo una sperimentazione clinica precisa”.

Gli sforzi di esperti e scienziati però non si concentrano solo sul vaccino, ma anche su come l’organismo umano reagisce e combatte la presenza del virus. Uno studio coordinato dai ricercatori dell’Università di Washington, in collaborazione con il National Institutes of Health e l’ateneo della Carolina del Nord, ha utilizzato topi geneticamente modificati in laboratorio per riprodurre le caratteristiche principali della malattia nell’uomo. Scopo dell’esperimento è stato valutare il ruolo giocato da particolari caratteristiche genetiche nella maggiore o minore aggressività del decorso di Ebola. La scoperta? Guarire o morire di Ebola è perlopiù questione di geni. Una rivelazione che, si spera, potrebbe tornare utile proprio nella produzione di un vaccino.

Intanto in West Africa emergono con violenza le conseguenze di un disastro che non è solo sanitario e umanitario, ma economico. L’epidemia sta imponendo costi esorbitanti a Paesi già disastrati, ora letteralmente in ginocchio. Gli orfanotrofi sono al collasso e la crisi alimentare è dietro l’angolo; per evitarla, saranno necessari ancora più fondi messi a disposizione dalla comunità internazionale. La disoccupazione in Liberia e in Sierra Leone sta toccando cifre vertiginose: il lavoro agricolo si è drasticamente ridotto e il cordone sanitario – ovvero la chiusura dei confini – ostacola il commercio e l’entrata dei generi alimentari. I pochi reperibili costano troppo, in un circolo vizioso che, purtroppo, non accenna a spezzarsi.

Articoli correlati
Epidemia di Ebola, paura in Uganda
Torna la paura in Uganda: nell'ultimo mese, almeno 64 persone sono state infettate da una specie rara di virus Ebola, per la quale non sono disponibili vaccini o trattamenti e il primo bilancio parla di almeno 30 morti
di Stefano Piazza
Focolaio di Ebola in Congo. Oms preoccupata, subito al via nuova campagna di vaccinazione
«Il tempo non è dalla nostra parte», ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Oms per l'Africa
di Stefano Piazza
Tutte le emergenze sanitarie affrontate nel 2020 (di cui non si sente parlare)
Non solo Covid: la seconda più grande epidemia di Ebola nella Repubblica democratica del Congo, febbre gialla in Togo e Gabon, morbillo in Messico, la battaglia contro le malattie tropicali e quella costante contro Hiv, malaria ed epatite. Tutte le emergenze sanitarie del 2020 combattute dall'Organizzazione mondiale della sanità
Coronavirus, Parrino (Emergency): «Sono le popolazioni che sconfiggono i virus»
Intervista al responsabile delle field operations della ONG che ha allestito l’ospedale da campo a Bergamo: «Non è molto diverso dai miei giorni in Sierra Leone»
di Tommaso Caldarelli
Ebola, autorizzato in Europa il primo vaccino contro il virus
Si chiama Ervebo ed è lo stesso vaccino utilizzato in Congo in via sperimentale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Contributi e Opinioni

Partecipazione, prossimità, prevenzione e diritti. Il nostro augurio ai lettori per il nuovo anno

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti buone feste e dà appuntamento al 7 gennaio 2026
di Corrado De Rossi Re
Salute

Fibromialgia: allo studio montagna, mindfulness e nordic walking come terapie

E' appena partito all'Ospedale Niguarda di Milano un progetto sperimentale per offire ai pazienti con fibromialgia terapie complementari come immersioni nella natura, sessioni alle terme, mindfulness ...
di Valentina Arcovio
Prevenzione

Vaccini mRNA: benefici anche oltre il COVID, mortalità generale ridotta del 25%. Studio su 29 milioni di Francesi

Pubblicato su JAMA Network Open. Nessun aumento del rischio di mortalità, anzi una riduzione del 25% anche per cause non legate al COVID
di Corrado De Rossi Re
Advocacy e Associazioni

3 dicembre: nasce il nuovo Piano nazionale per i diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, il Governo presenta un Piano strategico che punta su inclusione, accessibilità e partecipazione
di Redazione