Contributi e Opinioni 11 Aprile 2018 14:43

Aaiito e Federasma allergie lanciano la petizione: «Una firma contro asma e allergie»

“Una firma contro le allergie e l’asma”. È la prima petizione nazionale indetta per migliorare la vita delle persone allergiche e rafforzare le istanze dell’allergologia italiana, chiedendo il sostegno di tutti: pubblica opinione, associazioni, pazienti e medici.
Le malattie allergiche nel loro diverse forme sono in continuo aumento, ma gli allergologi sono sempre meno. I dati epidemiologici sono allarmanti: in Italia si stima che siano ben 15 milioni le persone ad essere colpite da allergia, circa 1 su 4, un dato destinato a raddoppiare entro il 2025. A fronte del crescente peso epidemiologico delle malattie allergiche, le strutture specialistiche presenti sul territorio sono numericamente insufficienti per far fronte alla domanda dei pazienti. Una situazione, questa, che porta spesso danni al paziente in termini di ritardo diagnostico e appropriatezza terapeutica e conseguente qualità della vita. «Proprio in considerazione di questo scenario abbiamo pensato di lanciare un’iniziativa senza precedenti in Italia – dichiara il Dott. Musarra, Presidente AAIITO – con l’obiettivo di attivare un movimento d’opinione per sensibilizzare le istituzioni ed avanzare nei prossimi mesi una proposta concreta come l’istituzione di un tavolo tecnico in cui discutere nuove soluzioni e programmi sanitari più efficaci per l’allergologia italiana».

La raccolta delle adesioni sarà aperta fino al 30 settembre ed avverrà esclusivamente on-line attraverso l’inserimento di pochi semplici dati, da parte di singole persone e associazioni su un form, disponibile nella sezione dedicata del sito Allergicamente:

La petizione

FederAsma e Allergie Onlus aderisce alla campagna Allergicamente ed in particolare rilancia l’appello per garantire il rimborso in tutte le regioni italiane delle terapie salvavita. «FederAsma ed Allergie Onlus – spiega Filippo Tesi, Presidente dell’associazione – è da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei pazienti. Per questo motivo desideriamo segnalare, una volta ancora, ai cittadini e alle istituzioni la necessità di correggere un problema che vede l’Italia muoversi a due velocità, nell’accesso a importanti terapie salvavita. Il riferimento è all’Immunoterapia specifica per il veleno di imenotteri che a oggi non è rimborsata in tutte le regioni italiane, pur rappresentando secondo gli esperti, l’unica terapia in grado di regolare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli da successive reazioni nel lungo termine. Alcune importanti regioni come la Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna non presentano nessun tipo di rimborso. Questa disparità di trattamento, a fronte di linee guida scientifiche chiare, non dovrebbe esistere. Per questo motivo ci batteremo affinché i diritti dei pazienti all’accesso all’Immunoterapia, siano gli stessi in tutta Italia».
L’obiettivo è garantire al singolo paziente una diagnosi accurata ed una terapia realmente personalizzata, evitando di innescare quella “sindrome di Ulisse” che porta il paziente ad un pellegrinaggio continuo tra vari specialisti. In più, è necessario migliorare l’appropriatezza e ridurre i costi che, in ambito allergologico, sono in massima parte sostenuti dagli stessi pazienti.

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