Covid-19, che fare se...? 30 Settembre 2014 17:18

Il bollettino del Ministero

“L’Europa unita nella lotta all’emergenza Ebola”

di Ministero della Salute

L’epidemia di Ebola in atto in Africa occidentale, così come affermato dall’OMS, richiede il ricorso a risorse straordinarie per contenerla  e arrestarla. Abbiamo affrontato questo tema nel Consiglio informale dei ministri della Salute dell’UE che si è’ appena concluso a Milano ed ho rilevato con soddisfazione che l’OMS ha preparato una “Ebola Response Roadmap” per raggiungere tale scopo e che l’Unione Europea ha già messo a disposizione, attraverso i meccanismi di cooperazione e di aiuto umanitario ingenti risorse.  Anche  se il rischio dell’estensione dell’epidemia nel nostro e negli altri Paesi europei è basso, perché, come sapete,  per ammalarsi occorre un contatto diretto con i fluidi corporei dei malati, dobbiamo comunque aumentare il nostro grado di preparazione, per rafforzare la capacità di identificazione, trasporto diagnosi e cura di pazienti o casi sospetti. Ciò si rende necessario soprattutto nell’ipotesi dell’arrivo di qualche caso di importazione, con possibili casi secondari, o di rimpatrio di cittadini ammalatisi in Africa.
Non dimentichiamo che cittadini europei sono presenti nelle aree affette anche per fornire soccorso ed assistenza, e che quindi c’è la concreta possibilità che qualcuno di essi possa ammalarsi. E’ necessario quindi, e i ministri della Salute riuniti a Milano hanno condiviso questa linea, identificare a breve una modalità per il coordinamento delle richieste di evacuazione ed assistenza di staff e attrezzature sanitarie, in caso di necessità, anche per i cittadini di altri paesi europei. Abbiamo condiviso anche, come sottolineato dal Consiglio, la necessità di un maggior coordinamento dell’assistenza fornita dagli Stati Membri a livello dell’Unione, anche in collegamento con alcune Organizzazioni e strutture chiave come, ad esempio, l’ONU e sue Agenzie, compagnie di trasporto, ONG, etc. Un altro elemento importante nella lotta alla diffusione della malattia da virus Ebola é la predisposizione e diffusione di adeguate e aggiornate informazioni al pubblico e agli operatori, così come attuare uno sforzo congiunto per aumentare le strutture sanitarie in loco capaci di erogare un’assistenza sanitaria adeguata.
Voglio ricordare in tal senso che l’Italia è già’ presente con operatori dell’Istituto per le malattie infettive IRCCS Lazzaro Spallanzani. Fondamentale anche, come è emerso dalla discussione nell’Informale di Milano, incoraggiare la ricerca finalizzata alla scoperta di medicinali per la prevenzione e la cura delle malattie emorragiche, e in primo luogo della Malattia da Virus Ebola e  monitorare nel tempo l’efficacia delle misure adottate per decidere in merito al loro mantenimento o eventuali modifiche e adattamenti. Per quanto riguarda  l’Italia voglio ricordare che abbiamo predisposto tutte le procedure necessarie per affrontare una eventuale emergenza sanitaria legata ad Ebola e che  il nostro Paese è pronto a gestire nel miglior modo possibile eventuali situazioni di allerta legate al virus.

Beatrice Lorenzin

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