Covid-19, che fare se...? 8 Settembre 2014 17:57

Il bollettino del Ministero

“I tagli nella Sanità”

di Ministero della Salute

La sanità è un ambito che incide fortemente sulla vita e sul benessere delle persone e necessita di politiche attente, di una governance che sappia coniugare i costi con il diritto delle persone ad avere prestazioni sanitarie di qualità in tutto il territorio nazionale. Questo significa promuovere l’appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza del sistema, eliminando gli sprechi e reinvestendo le risorse in sanità puntando ad ottenere un sistema sempre più qualitativo e competitivo, anche nell’Ue.
In questi mesi mi sono battuta per evitare tagli lineari ad un settore, come la sanità, che è stato quello più soggetto a prelievi e che ritengo non potesse sopportarne ancora. Nel corso dei vari CdM ho combattuto una vera e propria battaglia per spiegare che la politica sanitaria ha bisogno di strategia e di investimenti. Gli unici tagli ammissibili secondo me sono i tagli agli sprechi, ce ne sono ancora molti ad esempio nelle lavanderie degli ospedali, nelle mense, nella gestione dei rifiuti che vanno eliminati. Nel Patto della Salute firmato a luglio con le Regioni si è convenuto sulla necessità di effettuare risparmi e recuperare così risorse da reinvestire nel settore.

Sono convinta che dalla sanità si possa risparmiare moltissimo e tutti dobbiamo fare la nostra parte perché sprecare soldi in questo settore è immorale.

Come dicevo prima la sanità pubblica italiana ha già subito pesantissimi tagli negli anni scorsi dando il proprio contributo alla revisione della spesa e se dovessero pioverne di nuovi gli italiani dovrebbero rinunciare nel medio periodo al sistema sanitario così come lo conosciamo oggi. I cittadini per potersi curare dovrebbero ricorrere necessariamente ad assicurazioni private o ad altri sistemi e la sanità gratuita sarebbe ridimensionata. Voglio ricordare che il nostro sistema sanitario pubblico e universalistico per il suo livello qualitativo è guardato da molti Paesi come un esempio da cui trarre ispirazione e nella mia recente missione negli Usa ne ho avuto un’altra riprova:  mi è stato chiesto con ammirazione come facciamo ad avere un sistema sanitario nazionale che costa relativamente poco e fornisce servizi di eccellente qualità.
Dobbiamo acquisire la consapevolezza che la sanità è un asset competitivo che può e deve diventare sempre di più motore di sviluppo. Purtroppo, invece, si parla di sanità troppo poco e spesso solo per i tagli che si vogliono fare o per casi di malasanità. Bisogna invertire questa tendenza ponendo con forza in Italia e nell’Ue il concetto che la sanità non è solo un costo ma soprattutto un investimento, il più etico degli investimenti perche porta con sè lavoro, sviluppo e salute.

Beatrice Lorenzin

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