Covid-19, che fare se...? 28 Dicembre 2020 18:23

Cosa rischio se violo i divieti di spostamento previsti per le festività natalizie? Posso fare ricorso?

Cosa rischia chi non rispetta i divieti stabiliti dal Governo tra il tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021?

Cosa rischia una persona che viola le limitazioni agli spostamenti stabiliti dal Governo per il periodo di tempo che va dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021? È possibile fare ricorso contro la decisione? Le risposte del Ministero della Salute.

In caso di violazione dei divieti di spostamento previsti dall’ultimo DPCM durante le festività natalizie si applica la consueta sanzione amministrativa che da 400 a 1.000 euro?

Sì, la sanzione applicabile rimane quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, in quanto prevista dall’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19. Ciò in quanto i divieti previsti integrano “limitazioni della circolazione delle persone” e “limitazioni o divieto di allontanamento e di ingresso in territori comunali, […] o regionali” e, in quanto tali, sono un’applicazione specifica delle misure generali contemplate dall’articolo 1, comma 2, lettere a) e c) del citato decreto-legge n. 19 del 2020, con il corollario che la relativa violazione è sanzionata ai sensi dell’articolo 4 dello stesso decreto-legge.

In caso di accertamento di una violazione alle prescrizioni dei DPCM che il soggetto non ritiene motivata, come posso questi far valere le sue ragioni?

La valutazione circa la sussistenza di motivi giustificativi, e in particolare quelli per le situazioni di necessità, rispetto alle varie situazioni che possono verificarsi in ciascuna vicenda concreta, è di competenza dell’Autorità indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020. Nello specifico, per le violazioni delle prescrizioni dei DPCM parliamo, di norma, del Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata). Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689.

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