Ambiente 30 Giugno 2023 11:41

Inquinamento: nuova stretta UE sui limiti qualità dell’aria. Ora +10% Comuni sono «fuori legge»

Con la riduzione dei valori limite degli inquinanti atmosferici approvata dal Parlamento europeo, secondo le stime del network legale di Consulcesi, aumenteranno i territori italiani considerati inquinati e quindi, anche i cittadini che potranno aderire all’azione collettiva «Aria Pulita», finora riservata ai residenti di oltre 3.300 comuni. I nuovi valori soglia europei andranno dunque ad allargare di circa il 10% la platea dei possibili nuovi partecipanti all’iniziativa legale

Inquinamento: nuova stretta UE sui limiti qualità dell’aria. Ora +10% Comuni sono «fuori legge»
Previste novità importanti nella lotta all’inquinamento. Con la riduzione dei valori limite degli inquinanti atmosferici approvata dal Parlamento europeo, inserita nel nuovo regolamento comunitario sulla qualità dell’aria, aumenteranno i comuni italiani «fuori legge». Secondo le stime del network legale di Consulcesi, i nuovi parametri porteranno a un’estensione dei territori italiani considerati inquinati e quindi, anche a un aumento dei cittadini che potranno aderire all’azione collettiva «Aria Pulita», finora riservata ai residenti di oltre 3.300 comuni. I nuovi valori soglia europei per tenere sotto controllo l’inquinamento, secondo gli esperti Consulcesi, andranno dunque ad allargare di circa il 10% la platea dei possibili nuovi partecipanti all’azione collettiva «Aria Pulita».

Già migliaia di adesioni all’azione collettiva «Aria Pulita»

«Sono già diverse migliaia le adesioni finora ricevute, che continuano a crescere di giorno in giorno», riferisce Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi. «Così come è avvenuto recentemente in Francia, aver risvegliato la coscienza degli italiani sul diritto a respirare aria pulita sta facendo moltiplicare le richieste di partecipazione alla nostra iniziativa legale che punta a ‘costringere’ le istituzioni a risarcire i cittadini italiani a cui non è stato garantito il diritto a vivere in un ambiente salubre», aggiunge. Non è solo agli indennizzi che Consulcesi punta. «L’azione collettiva ‘Aria Pulita’, che già possiede la forza dei numeri, vista l’ampia platea a cui si rivolge, è ad oggi la migliore ‘arma’ che abbiamo per influire concretamente sulle decisioni politiche», sottolinea Tortorella.

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Tortorella: «Vogliamo spingere le istituzioni a ridurre l’inquinamento»

«Il nostro obiettivo, infatti, non è solo quello di consentire agli italiani di essere risarciti, ma è anche quello di spingere le istituzioni a mettere in atto tutta una serie di azioni in grado di migliorare la qualità dell’aria e, di conseguenza, la salute del Pianeta e di chi lo abita», evidenzia Tortorella. «Non possiamo che ritenerci soddisfatti della decisione del Parlamento europeo di puntare a obiettivi più severi per il 2030 e, in particolare, di abbassare i valori limite di diversi inquinanti, tra cui il particolato (PM2.5, PM10), l’NO2 (biossido di azoto), l’SO2 (anidride solforosa) e l’O3 (ozono)», spiega il presidente di Consulcesi. «Condividiamo appieno infatti l’intento di assicurare che la qualità dell’aria delle città (e non solo) europee, e quindi anche italiane, non sia dannosa per la salute umana, come invece accertato da numerosi studi scientifici».

Per aderire la causa basta essere residenti nei territori con elevato inquinamento

«Gli europarlamentari – continua – hanno sottolineato inoltre la necessità di aumentare il numero di punti di campionamento della qualità dell’aria, soprattutto nei centri urbani, e di utilizzare indicatori chiari e comuni nei diversi Stati. Un chiaro segno della volontà di prendersi finalmente cura del nostro Pianeta». Per aderire alla causa, basta dimostrare la propria residenza in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare alla causa collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito di Aria Pulita: www.consulcesi.it/legal/ambiente.
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