Ambiente 2 Novembre 2023 11:31

Antibiotico-resistenza e inquinamento: la plastica potenziale veicolo e serbatoio di patogeni dannosi per l’uomo

L’ipotesi dei ricercatori: “Il processo di degradazione della plastica potrebbe rilasciare composti che favoriscono la crescita dei batteri”

Antibiotico-resistenza e inquinamento: la plastica potenziale veicolo e serbatoio di patogeni dannosi per l’uomo

Ogni anno, in Europa, oltre 35mila persone muoiono a causa dell’antibiotico resistenza. In Italia circa 11mila. L’aumentato uso di questi farmaci, incluso l’utilizzo non appropriato, sia in medicina umana che veterinaria e i viaggi internazionali sono tra le principali cause del suo incremento. Fattori di rischio a cui, secondo i ricercatori della University of Warwick di Coventry, in Gran Bretagna, ne andrebbe affiancato un altro, non meno rilevante: l’inquinamento causato dalla plastica. Lo studio,  pubblicato sulla rivista Microbiome, rivela che le plastiche potrebbe diventare un importante veicolo di trasmissione di organismi patogeni dannosi per l’uomo e agire come un serbatoio di geni che conferiscono ai batteri la capacità di resistenza agli antibiotici.

La plastisfera

“Si stima che i fiumi trasportino ogni anno tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di detriti di plastica negli oceani”, scrivono i ricercatori. Una mole enorme che ormai può essere trattata come una vera e propria nicchia ecologica, per la quale è  stato coniato il termine di ‘plastisfera’. I ricercatori hanno cercato di ricostruire l‘interazione tra oggetti di plastica presenti nei fiumi e i  microrganismi patogeni, indagando inoltre in cosa la plastica si differenzi da altri materiali. In test condotti sul fiume Sowe, in Gran Bretagna, il team ha scoperto che la plastica immersa nel fiume veniva rapidamente colonizzata da organismi patogeni.

Le conclusioni

Tuttavia, le tipologie di batteri che attecchivano sulla plastica tendevano a essere diverse rispetto a quelle più presenti nell’acqua, con la prevalenza di batteri come Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter. Differenze sono state riscontrate anche negli indicatori di resistenza agli antibiotici, che erano differenti e presenti in quantità  maggiore sulla plastica, specie su quella più degradata. Non è ancora chiaro a cosa sia dovuto il fenomeno. L’ipotesi più accreditata è che il processo di degradazione della plastica rilasci composti che favoriscono la crescita dei batteri, ma per i ricercatori è urgente “studiare i rischi che l’inquinamento da plastica può comportare per la salute umana e la diffusione dei geni di resistenza antimicrobica nell’ambiente”.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Nativi digitali apprendono come i dislessici. Logopedista: “Non si torna indietro, fondamentale educare all’uso nelle scuole”

I nativi digitali crescono con un sistema nervoso diverso e una diversa visione della vita in confronto alle generazioni precedenti, molti simili a quello delle persone con dislessia. La scuola, tutta...
Salute

Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano

Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste ...
Ambiente

Inquinamento: la Corte Europea dei diritti dell’Uomo condanna l’Italia

Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “Sentenza storica: da Europa diritto a vivere in un ambiente salubre anche senza danno alla salute. Forti analogie con la nostra azione collettiva Ari...