Advocacy e Associazioni 26 Maggio 2025 11:03

Sclerosi multipla, Aism e Milano insieme per una città più inclusiva

Il progetto si inserisce nella Settimana nazionale della sclerosi multipla ed è stato presentato oggi all'evento ‘Verso un patto per Milano per la sclerosi multipla’
di I.F.
Sclerosi multipla, Aism e Milano insieme per una città più inclusiva

Un’alleanza strategica per rendere la città un luogo che non lascia indietro nessuno, dove la cura diventa relazione, prossimità, comunità. È l’obiettivo del percorso condiviso tra l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e il Comune di Milano presentato oggi, nel capoluogo lombardo nel corso del convegno ‘Verso un patto per Milano per la sclerosi multipla’. Istituzioni, esperti, persone con sclerosi multipla e volontari si sono incontrati per costruire insieme la rete per una città più inclusiva. L’evento si inserisce all’interno della Settimana nazionale di informazione sulla malattia, un appuntamento annuale promosso da Aism per accendere i riflettori sulla Sm e sensibilizzare l’opinione pubblica su diritti, ricerca e qualità della vita.

A Milano oltre 3mila persone con sclerosi multipla

Milano è una città che corre, innova, e attrae. Ma c’è una Milano che ogni giorno si muove con fatica, affrontando scale, attese, barriere invisibili. È la Milano delle oltre 3mila persone che convivono con la sclerosi multipla (Sm), 7.400 in tutta la Città Metropolitana. La diagnosi cambia la vita, solo nel capoluogo milanese a 100 persone ogni anno, mentre nell’hinterland sono oltre 200. La sclerosi multipla non si vede sempre, ma c’è. È fatta di stanchezza estrema, di dolori, di incertezze ma anche di voglia di continuare a lavorare, camminare, partecipare. È fatta di diritti da far valere, ostacoli da abbattere, servizi da costruire.

Aism: un riferimento per pazienti e caregiver

“In questi anni – sottolinea una nota dell’Associazione – Aism non è stata solo un riferimento per chi riceve una diagnosi, ma un presidio di umanità e supporto concreto. Solo nella Città Metropolitana di Milano ha erogato, negli ultimi tre anni, oltre 75mila ore di servizi: orientamento, accompagnamento, trasporti, consegna farmaci, consulenza sociale e legale, supporto psicologico. Sono stati così raggiunte quasi 2.500 persone con Sm che hanno potuto contare su volontari preparati, su un punto d’ascolto ed essere accompagnate dove da sole non avrebbero potuto andare. È il volto più silenzioso, ma più potente, della solidarietà milanese”. L’alleanza tra Comune di Milano e Aism si rinnova e si rafforza, quindi, attraverso un percorso congiunto e un impegno concreto per portare la voce delle persone con sclerosi multipla nei luoghi dove si decidono le politiche con il coinvolgimento dell’associazione nei processi di coprogettazione e programmazione dei servizi socio-sanitari. È un’azione che guarda alle scuole, alla cultura, alla comunicazione pubblica per promuovere, fin da piccoli, il valore dell’inclusione e abbattere pregiudizi. Un lavoro di rete che si estende anche attraverso le collaborazioni nazionali con Anci e Unpli, per amplificare l’impatto di campagne e iniziative. È, soprattutto, il riconoscimento del ruolo di chi ogni giorno opera sul campo, e la costruzione di un welfare di comunità, dove il sostegno non è solo assistenza, ma partecipazione e prossimità.

Per costruire insieme una Milano più umana

“Una città che si prende cura è una città che ascolta – afferma Vittorio Borgia, presidente della sezione provinciale Aism Milano -. In un progetto di collaborazione tra Aism e comune vogliamo costruire insieme una Milano più umana, dove la parola disabilità non sia sinonimo di esclusione, ma di attenzione e di diritti. Non si tratta solo di servizi, ma di costruire una rete di partecipazione e di prossimità per garantire che ogni persona abbia il diritto di essere protagonista della propria vita. L’invito è a tutti gli attori della città: lavoriamo insieme per costruire una Milano che non lascia indietro nessuno”. Milano ospita novi centri clinici specializzati nella sclerosi multipla, e nei suoi ospedali vengono seguite oltre 15mila persone provenienti da tutta Italia. Ma una rete sanitaria eccellente non basta, se fuori dagli ambulatori mancano supporti domiciliari, accessibilità, orientamento, ascolto. “Una visione strategica tra ente pubblico e Terzo Settore – concludono i promotori dell’iniziativa – costruisce un modello che parla non solo a Milano, ma a tutte le città che vogliono essere davvero inclusive”.

 

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