Una cena per ritrovarsi, raccontarsi e soprattutto sostenersi. La seconda edizione della cena di solidarietà promossa dall’associazione Sarknos, impegnata nel supporto ai pazienti affetti da sarcoma, si è rivelata un successo oltre ogni aspettativa. Un evento che ha saputo fondere l’aspetto conviviale e umano della malattia con l’impegno concreto sul fronte della ricerca, della formazione medica e dell’assistenza.
La serata, che ha visto la partecipazione oltre 130 persone, ha avuto il suo momento più emozionante e ironico nell’assegnazione del premio al “paziente più ingombrante”, andato ad Domenico a cui è stato asportato nei mesi scorsi un liposarcoma di 40 kilogrammi. Un riconoscimento che, tra una risata e un applauso, ha ricordato a tutti come l’ironia possa essere una delle forme più disarmanti e autentiche di resistenza alla malattia.
Non sono mancati i momenti di commozione. Un pensiero, condiviso e sentito, è stato dedicato ad un amico e paziente recentemente scomparso, Gustavo. Un nome pronunciato con la consapevolezza che la sua eredità umana continua a ispirare chi ogni giorno affronta il sarcoma con dignità e forza.
Durante la serata, l’associazione ha presentato i progetti che saranno realizzati grazie ai fondi raccolti: tra questi, la sponsorizzazione di una live surgery – un intervento chirurgico trasmesso in diretta a scopo formativo – che coinvolgerà centri d’eccellenza in ortopedia oncologica. Non solo: sarà finanziato un master di II livello in chirurgia oncologica destinato a un giovane medico, con l’obiettivo di formare nuovi specialisti nella cura dei sarcomi, una delle forme tumorali più rare e complesse da trattare. Infine, l’associazione aspira ad attivare una convenzione per il trasporto in ambulanza dei pazienti in riabilitazione dal centro Don Gnocchi al Policlinico Campus Bio-Medico: un servizio fondamentale per garantire continuità e accesso agevolato alle cure.
Alla serata ha partecipato anche il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Carlo Tosti. “Quando la malattia è complessa e il cammino è lungo, ciò che fa davvero la differenza è la capacità di costruire rapporti di fiducia», ha affermato il Presidente Carlo Tosti, che poi ha tenuto a sottolineare come “il valore di questa serata stia proprio nel legare insieme esperienze, ricordi e speranze, ma anche competenze e progetti per il futuro: sostenere la formazione, così come l’accesso alle cure, vuol dire generare un impatto positivo e duraturo, capace di andare oltre l’evento stesso”.
A chiudere la serata, le parole del presidente dell’associazione Sergio Valeri, che ha voluto sottolineare il valore umano dell’iniziativa: “La vera forza della nostra comunità è la capacità di trasformare la fragilità in energia collettiva. Questa cena non è solo una raccolta fondi, è un modo per dirci che ci siamo, che nessuno deve affrontare la malattia da solo. Premiare Angelo con ironia, ricordare chi non c’è più e sostenere progetti concreti è il nostro modo di restituire senso e dignità a ogni percorso di cura”. Un esempio di medicina che esce dagli ambulatori e dalle corsie e si fa relazione, impegno, visione. Perché quando una diagnosi spezza, è la comunità che ricuce. E Sarknos lo dimostra, una cena alla volta.
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