Advocacy e Associazioni 27 Novembre 2024 14:33

RSA e Case di Riposo, il ‘Bollino RosaArgento’ per 210 strutture italiane

Le strutture sono premiate in base all’assistenza clinica, ai servizi generali offerti, ma anche al lato umano dell’assistenza e della cura alla persona

RSA e Case di Riposo, il ‘Bollino RosaArgento’ per 210 strutture italiane

Sono 210 le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e le Case di Riposo su tutto il territorio nazionale premiate oggi da Fondazione Onda ETS nell’ambito della quinta edizione del Bollino RosaArgento per il biennio 2025-2026. Il riconoscimento su base biennale viene attribuito alle strutture, pubbliche o private accreditate, attente al benessere, alla qualità di vita e in grado di garantire una gestione personalizzata, efficace e sicura degli ospiti. Fra gli obiettivi centrali del Bollino RosaArgento, quello di fornire alle famiglie uno strumento di orientamento utile nella scelta delle RSA e delle Case di riposo più attente al benessere e alla tutela della salute degli anziani. Tutti i servizi delle strutture premiate nel Bando 2025-2026 sono consultabili sul sito www.bollinorosargento.it. “Il Bollino RosaArgento costituisce uno strumento prezioso per guidare, nella scelta del luogo più adatto alle loro esigenze, coloro che hanno a cuore il benessere dei loro familiari anziani e più fragili. Il numero crescente, biennio dopo biennio, di strutture premiate con il nostro bollino rappresenta una dimostrazione di come sempre più RSA e Case di riposo mirino all’offerta di servizi di qualità per quanto concerne la salute, il benessere e le relazioni umane dei loro ospiti e delle loro famiglie. Un aspetto questo che va in controtendenza rispetto a molti pregiudizi, che purtroppo alcuni singoli episodi di cronaca possono alimentare, e che conferma la necessità di investire in strategie politiche che agevolino una sempre più professionalizzata offerta di strutture per gli anziani”, commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS.

I criteri di assegnazione del riconoscimento

L’attribuzione dei bollini avviene secondo un punteggio, validato dall’Advisory Board e ottenuto tramite la compilazione di un questionario di candidatura di 117 domande. Scopo del questionario è valutare specifici requisiti considerati fondamentali dall’Advisory Board stesso e che tengono conto dell’assistenza clinica e dei servizi generali offerti, ma non solo; viene infatti ampiamente valutato anche il lato umano dell’assistenza alla persona, per garantire agli ospiti una buona qualità di vita e una permanenza dignitosa. Sulla base di questi criteri, è stato attribuito il massimo riconoscimento (3 bollini) a 91 strutture, mentre 110 hanno ricevuto due bollini e nove strutture hanno ottenuto 1 bollino. “È una grande opportunità portare il nostro progetto di lana terapia agli anziani delle RSA e Case di Cura che riceveranno il Bollino RosaArgento di Onda, convinti che possa fungere da riabilitatore cognitivo e motorio, grazie alle note proprietà benefiche del lavoro a maglia, e strumento in grado di promuovere la salute e il benessere attraverso l’occupazione”, dice Ivana Appolloni, Direttrice Generale, Gomitolorosa.

“Essere anziani nel 2024”

Durante la premiazione sono stati anche presentati i dati dell’indagine “Essere anziani nel 2024”, realizzata da Fondazione Onda ETS in collaborazione con l’Istituto di ricerca partner Elma Research, con lo scopo di definire il profilo dell’anziano oggi in termini di stato di salute e qualità di vita, comprendere come gli anziani vivono l’invecchiamento, rilevare il ruolo dei presidi sanitari sul territorio, anche in relazione ai dati dell’edizione precedente dell’indagine svolta nel 2017. Lo scenario che emerge consente di rilevare diversi aspetti critici. Meno della metà degli anziani (46 per cento), secondo l’indagine, definisce buona o ottimale la propria qualità di vita, principalmente a causa di uno stato di salute non soddisfacente. Due anziani su tre, infatti, soffrono di una patologia cronica – principalmente ipertensione – e seguono oggi uno stile di vita più sedentario rispetto al 2017: solo il 26 per cento pratica attività fisica. Nonostante la salute fisica non ottimale, oltre quattro intervistati su cinque dichiarano un buon livello di autosufficienza: i figli e gli assistenti privati sono il punto di riferimento per gli anziani bisognosi di supporto. E, complice il buon livello di autonomia, gli anziani hanno una vita sociale attiva, elemento che contribuisce a mantenere un buono stato di salute psichica. È, tuttavia, proprio la perdita dell’indipendenza a confermarsi il principale timore degli anziani (55 per cento degli intervistati), insieme alla perdita delle persone care. Inoltre, un anziano su tre ha paura di essere ricoverato in una struttura. In tema di salute il medico di medicina generale (68 per cento) e il medico specialista (38 per cento) rimangono, come nel 2017, le principali fonti di informazione. Il rapporto di fiducia e la proattività verso le figure mediche favorisce un controllo periodico delle condizioni di salute. Anche la farmacia rappresenta un punto di riferimento nella quotidianità, con un interesse verso il concetto di “farmacia dei servizi” pensata per il supporto dell’anziano.

Cosa pensano gli anziani delle RSA

Rispetto alle RSA c’è un atteggiamento duplice da parte degli anziani: infatti, se dal punto di vista umano ed emotivo le RSA suscitano dei timori (il 56 per cento crede che nelle RSA gli ospiti vivano in solitudine e nella noia, il 33 per cento pensa che nelle RSA gli ospiti non siano trattati con cura e nel rispetto della dignità), gli intervistati riconoscono in loro un importante ruolo all’interno della società, per la presa in carico delle persone anziane non autosufficienti e nella continuità assistenziale dopo la dimissione dall’ospedale. Rispetto al futuro gli anziani si pongono sempre più come obiettivo di vita il mantenimento delle relazioni (39 per cento), di un buono stato di salute (65 per cento) e di indipendenza (47 per cento). Uno scenario in cui emerge l’importanza di favorire una nuova immagine delle RSA, partendo da una buona accettazione razionale del ruolo pratico di tali strutture e lavorando sul versante umano per generare una migliore accettazione emotiva. “L’impatto del Bollino RosaArgento di Fondazione Onda ETS non solo ha un valore simbolico per la politica sugli anziani del sistema Italia ma è un modo operativo per fare incontrare l’offerta qualificata e con “rating” dei servizi delle Rsa con i bisogni-domanda delle famiglie con anziani e delle terze età. Non è un’opzione di marketing ma è un modo per far percepire l’umanizzazione e la qualità dei servizi incrementando la trasparenza utile per capire e farsi capire”, conclude Giorgio Fiorentini, Presidente Advisory Board Bollino RosaArgento.

Il progetto del “Bollino RosaArgento” è patrocinato da A.I.T.O. – Associazione italiana terapisti occupazionali, AMGe – Associazione Scientifica Nazionale Multidisciplinare di Geriatria, ANASTE – Associazione Nazionale Strutture Territoriali, ANSDIPP – Associazione dei Manager del Sociale e del Sociosanitario, Ass. N.A.S. – Associazione Nazionale Assistenti Sociali, FNOPI – Federazione Naz. Ordini Professioni Infermieristiche, SICGe – Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, SIGG – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, SIGOT – Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, SINeG – Società Italiana di Neurogeriatria, SIP – Società Italiana di Psichiatria, SIPG – Società Italiana di Psichiatria Geriatrica, e si svolge con il sostegno non condizionante di AON e con la media partnership di CURA – Nel cuore delle RSA, Panorama della Sanità e Tecnica Ospedaliera.

 

 

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