Advocacy e Associazioni 27 Maggio 2025 09:28

Ictus, A.L.I.Ce. Italia: “Tra i giovani casi in aumento, ma la prevenzione non decolla”

Fumo, alcol, ipertensione e vita sregolata: così il cervello dei giovani rischia il tilt. L’appello dell’associazione: "Subito screening e consapevolezza per gli under 55"
Ictus, A.L.I.Ce. Italia: “Tra i giovani casi in aumento, ma la prevenzione non decolla”

L’ictus non è un pericolo solo per gli anziani. Può colpire, ed accade sempre più spesso, anche nel pieno della vita: studenti universitari, giovani professionisti, genitori appena trentenni. E quando accade, lo fa con una violenza che spiazza. Perché nessuno se lo aspetta, e soprattutto nessuno è preparato. A lanciare l’allarme è A.L.I.Ce. Italia Odv, l’associazione per la lotta all’ictus cerebrale, che mette nero su bianco un dato inquietante: oggi fino al 15% degli ictus colpisce adulti tra i 18 e i 50 anni. Per questo, avverte la professoressa Marina Diomedi, neurologa e membro del comitato scientifico di A.L.I.Ce “sottovalutare i sintomi è un errore fatale. Il problema non è solo che i giovani non si controllano. È che nessuno glielo chiede. Non è previsto uno screening sistematico della pressione arteriosa o dei livelli di colesterolo in età precoce. Come se la prevenzione fosse una cosa da adulti, ma l’ictus no”. Se colpisce i giovani, infatti, può essere ancora più letale che tra gli anziani, o creare un’invalidità peggiore. Questo perché, avendo davanti a  sé una lunga aspettativa di vita, le conseguenze motorie, cognitive, emotive, accompagneranno il giovane colpito da ictus per tutto il resto della vita. Il tutto, non senza conseguenze sulla famiglia e su chi se ne prenderà cura.

I fattori di rischio sono uguali per tutti

I numeri parlano chiaro. Aumentano ipertensione, obesità, dislipidemie. Cresce il diabete giovanile, specie quello di tipo 2 legato a stili di vita errati. E poi ci sono i fumatori precoci: c’è chi già a vent’anni fuma un pacchetto al giorno. Senza considerare i danni del binge drinking, l’ubriacatura del sabato sera, sempre più diffuso anche tra i giovanissimi. I dati raccolti da A.L.I.Ce. Italia mostrano, infatti, che l’abuso di alcol aumenta fino a quattro volte il rischio di ictus, e l’uso di droghe come cocaina e anfetamine può scatenare un’emergenza neurologica nel giro di pochi minuti. Come se non bastasse, per le giovani donne l’emicrania con aura – specie se associata a fumo e contraccettivi orali – è un fattore di rischio moltiplicato.

Progettare la prevenzione a misura di giovani

“Abbiamo bisogno di un approccio nuovo, che parli ai giovani con il loro linguaggio e nei loro luoghi – spiega Andrea Vianello, presidente dell’associazione -. Per questo nei prossimi mesi attiveremo screening dedicati agli under 55 e campagne informative pensate per le scuole, le università, gli spazi sociali”. Prevenire l’ictus a 25 anni significa anche evitare una disabilità permanente, significa poter continuare a studiare, lavorare, amare, progettare. Ancora, significa non chiedere alla propria famiglia di trasformarsi in caregiver.

Cosa c’è che non va nel SSN

Il sistema sanitario è attrezzato per intervenire sull’ictus in fase acuta. Le Stroke Unit funzionano, se si arriva in tempo. Ma manca una strategia preventiva mirata agli under 55. Il problema è anche culturale: “Finché continueremo a raccontare l’ictus solo come un male da terza età, i giovani continueranno a ignorarlo – conclude Diomedi -. E noi continueremo a rincorrere le emergenze, invece di prevenirle”. Intanto A.L.I.Ce. Italia rilancia la sua campagna, con uno slogan semplice quanto necessario: “L’ictus può colpire anche te. Smetti di sottovalutarlo”. È ora che anche la salute dei giovani diventi una priorità.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo
Prevenzione

ISS: “Proteggi il domani”, il rap fatto dai ragazzi per promuovere la vaccinazione anti-HPV

In occasione della Settimana Mondiale dell'Immunizzazione l'Istituto superiore di sanità diffonde “Proteggi il domani”, il rap per la prevenzione dell’Hpv fatto dai ragazzi pe...
Sanità

Life Science Excellence Awards da record. Premi speciali a Robert Nisticò e ai premi Oscar Morricone e Storaro

I riconoscimenti assegnati quest’anno premiano progetti concreti e ad alto impatto clinico, capaci di integrare ricerca, comunicazione, formazione e supporto lungo tutto il percorso terapeutico....