Il 30 giugno 2025 ha segnato un momento importante per la salute pubblica in Europa. In quella data, l’EU4Health Civil Society Alliance (CSA) – un’ampia coalizione di organizzazioni della società civile guidata dall’European Patients’ Forum (EPF) e dall’European Public Health Alliance (EPHA) – ha presentato ufficialmente il documento strategico “Health4Europe”. Si tratta di una proposta articolata e ambiziosa, volta a influenzare in modo concreto la struttura e le priorità del prossimo programma EU4Health, che rappresenta lo strumento principale dell’Unione Europea in ambito sanitario.
“Health4Europe” nasce da un’esigenza condivisa: rendere l’Unione Europea della Salute una realtà più solida, coordinata e centrata sulle persone. La pandemia da COVID-19 ha reso evidente quanto siano fragili i sistemi sanitari europei di fronte alle crisi globali, ma anche quanto sia cruciale una risposta comune e ben finanziata. Il documento mira proprio a consolidare le lezioni apprese negli ultimi anni e a trasformarle in un’agenda politica e finanziaria più coraggiosa e lungimirante.
In particolare, la CSA chiede che la salute rimanga al centro dell’azione dell’UE anche nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP). Il rischio, altrimenti, è quello di un ritorno a una gestione frammentata e sottofinanziata, che comprometterebbe gli sforzi fatti per una risposta coordinata a livello europeo.
Uno dei messaggi chiave del documento riguarda la questione dei finanziamenti. L’attuale programma EU4Health, valido per il periodo 2021-2027, disponeva inizialmente di un budget di 5,3 miliardi di euro. Tuttavia, a seguito di una revisione del QFP, i fondi sono stati ridotti a 4,4 miliardi. Secondo la CSA, questa cifra è largamente insufficiente per rispondere alle attuali e future sfide sanitarie del continente.
L’alleanza propone dunque un incremento sostanziale del budget, che consenta di rafforzare i sistemi sanitari nazionali, migliorare la prevenzione e la gestione delle malattie croniche, investire nella formazione del personale sanitario e promuovere l’accesso equo e tempestivo ai servizi in tutta Europa. In un contesto globale segnato da crisi sanitarie, cambiamento climatico e crescenti diseguaglianze, non è più accettabile che la salute venga trattata come una voce di spesa secondaria.
Oltre alla questione dei fondi, il documento pone con forza anche il tema della governance. La CSA propone la creazione di un comitato direttivo permanente per il programma EU4Health, che includa rappresentanti della società civile, associazioni di pazienti, operatori sanitari e altri stakeholder rilevanti.
L’obiettivo è quello di superare un approccio top-down e costruire invece un processo decisionale più partecipativo e trasparente. Una governance condivisa consentirebbe di meglio rispondere ai bisogni reali delle persone, migliorare la qualità delle politiche sanitarie europee e rafforzare il senso di fiducia nei confronti delle istituzioni comunitarie.
“Health4Europe” non è solo una proposta tecnica, ma anche un appello politico. È un invito rivolto ai governi nazionali, ai parlamentari europei e soprattutto alle organizzazioni della società civile dei diversi Paesi membri – tra cui l’Italia – affinché prendano parte attiva a questo processo.
Per le associazioni italiane di pazienti, le fondazioni, le ONG e i movimenti che si occupano di salute e diritti, il documento rappresenta un’opportunità strategica per contribuire alla costruzione di un programma EU4Health più equo, inclusivo e orientato ai bisogni delle comunità. Partecipare al dibattito europeo, fare rete con le realtà omologhe negli altri Paesi e proporre soluzioni innovative può fare davvero la differenza.