“Riconoscere la fibromialgia come malattia invalidante e inserirla nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)”. È l’appello dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (AISF ODV) alle istituzioni, in occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, che si celebra il 12 maggio.
Da oltre sei mesi, AISF ODV ha avviato uno sciopero della fame a staffetta, coinvolgendo ogni giorno una persona diversa sul territorio nazionale. Ogni partecipante si impegna a digiuno per 24 ore, creando una catena ininterrotta di solidarietà e denuncia. “Questa forma di protesta pacifica mira a ottenere risposte concrete dalle istituzioni, affinché i pazienti affetti da fibromialgia possano accedere a diagnosi precoci, cure appropriate e tutele adeguate, superando l’attuale condizione di invisibilità”, spiega il prof. Piercarlo Sarzi Puttini, Presidente di AISF.
“Infatti – aggiunge Giusy Fabio, vice presidente dell’Associazione – nonostante le promesse ricevute nei mesi passati, non c’è ancora alcuna certezza sull’inserimento della patologia nell’aggiornamento dei LEA, né tantomeno sull’inserimento nel decreto legge sulla reumatologia, su cui abbiamo espresso già nei mesi addietro le nostre perplessità, poiché rappresenterebbe comunque una risposta non soddisfacente né efficace”. La fibromialgia è una patologia cronica caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, affaticamento cronico, disturbi del sonno e problemi cognitivi. Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’abbia riconosciuta già nel 1992, in Italia manca ancora una Legge nazionale che ne certifichi il pieno status e la includa tra le malattie riconosciute dallo Stato.
In occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, AISF ODV ha organizzato numerose iniziative su tutto il territorio nazionale, tra cui l’illuminazione di edifici e monumenti di viola, il colore simbolo della fibromialgia, e eventi di sensibilizzazione e informazione per la cittadinanza. Gli appuntamenti sono consultabili sul sito (www.sindromefibromialgica.it) e sulla pagina facebook della organizzazione. AISF ODV invita la cittadinanza, le associazioni e i media a seguire i canali ufficiali per conoscere da vicino le storie delle persone coinvolte e contribuire a una maggiore consapevolezza pubblica. Chiunque voglia sostenere questa battaglia può farlo anche attraverso i social, condividendo messaggi e testimonianze con l’hashtag #riprendiamoilpercorso, già utilizzato da migliaia di pazienti e sostenitori per far sentire la propria voce .
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