Advocacy e Associazioni 14 Marzo 2025 17:48

Cure palliative, l’associazione Coscioni a 15 anni dalla legge: “La conoscenza è un diritto”

Gallo (Coscioni): "Predisporre corsi di formazione per il personale specializzato, ivi compresa l'assistenza spirituale"
Cure palliative, l’associazione Coscioni a 15 anni dalla legge: “La conoscenza è un diritto”

“Avviare una campagna informativa sia a livello regionale che nazionale sulle cure palliative”. Ad avanzare la richiesta, alla vigilia del 15esimo anniversario della legge 38 del 15 marzo 2010 in materia di terapia del dolore (Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, ndr) è Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni.  “Grazie all’adozione della legge sul fine vita in Toscana, presentata dall’Associazione Luca Coscioni con oltre 10mila firme e promulgata oggi dal presidente Giani, si è riaperto anche il dibattito sulle cure palliative – sottolinea Gallo -. Un dibattito che – precisa – non deve in alcun modo mettere in contrapposizione l’autodeterminazione personale e l’accesso alla cura del dolore”.

La strada è ancora lunga…

“In questi 15 anni sono stati fatti significativi passi avanti, ma non ancora sufficienti – rimarca Gallo – per informare le persone dell’esistenza di questa fondamentale offerta terapeutica. Per questi motivi, come abbiamo fatto a Firenze in occasione dell’incontro con il Consiglio regionale toscano, chiediamo che il primo impegno istituzionale a livello centrale e periferico sia quello per il ‘diritto alla conoscenza’. Occorre che lo Stato e le Regioni promuovano campagne di informazione sulla cura del dolore, che vengano predisposti corsi di formazione per il personale specializzato, ivi compresa l’assistenza spirituale”.

Aumentare la produzione di cannabis terapeutica

“Da tempo l’Associazione Luca Coscioni – ricorda la segretaria dell’ente – collabora con associazioni canadesi per ‘importare’ esperienze relative a cure palliative innovative nel fine vita che includono psicoterapie assistite da molecole psichedeliche, in particolare psilocibina, cure che con minori somministrazioni riescono ad avere maggiore efficacia rispetto alle cure ‘tradizionali. Infine, considerato che dal 2019 la legge prevede che anche la cannabis possa essere impiegata nella cura del dolore, essendo l’Italia uno dei pochi Paesi in Europa che la produce sotto controllo statale, occorre aumentarne la produzione anche per questa specifica finalità”, sollecita Gallo.

 

 

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