Salute 20 Settembre 2021 12:54

A Varese prove generali di sanità del futuro con la Clinica Isber

Nella storica cornice della casa generalizia delle Ancelle di San Giuseppe è stata inaugurata il centro privato accreditato realizzato con tecnologie avanzate e robotica

A Varese, nella storica cornice della casa di San Giuseppe lavoratore, immobile di pregio del 1700, è stata inaugurata lo scorso 18 settembre una nuova clinica privata altamente tecnologica convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. È l’ultimo gioiello della famiglia Isber che dal 1983 rappresenta l’eccellenza della sanità locale.

«Qui facciamo diverse visite specialistiche ed esami. Abbiamo un ambulatorio chirurgico, due sale chirurgiche e 150 specialisti che lavorano in questa struttura che è unica in provincia di Varese – spiega Malek Isber, amministratore del gruppo –. Il nostro intento è mettere a disposizione dei cittadini un servizio altamente tecnologico e a basso impatto ambientale, aiutando nel post-Covid anche le strutture pubbliche».

Fontana: «Sanità lombarda verso innovazione e telemedicina»

All’inaugurazione del centro, che occupa 15300 metri cubi con affreschi e parti architettoniche soggette al vincolo della soprintendenza, sono state presentate due sale operatorie futuristiche e un ambulatorio per interventi minori in ambiente a contaminazione controllata, oltre ad un poliambulatorio con una palestra per la riabilitazione e 14 posti letto con standard alberghiero di alto livello.

Molto soddisfatto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana «É una bellissima notizia per la città di Varese che si riappropria di uno spazio molto importante da un punto di vista medico con una grande tecnologia.  La nostra sanità va nella direzione dell’innovazione, della tecnologia, della telemedicina, di tutto quello che serve per rendere delle prestazioni sempre più efficienti e meno impattanti sulla qualità di vita dei malati».

Il sindaco di Varese: «Progetto che rafforza il presidio territoriale»

Il progetto, oltre alla ristrutturazione dell’edificio che in passato ha ospitato anche il collegio Torquato Tasso, prevede la riqualificazione dell’intera area con nuovi parcheggi, auto elettriche e collaborazione con gli ospedali cittadini. Per il sindaco Davide Galimberti si tratta di una risposta concreta alle esigenze del territorio. «Dopo la pandemia bisogna rafforzare i presidi territoriali e una struttura come questa permette di arricchire l’offerta sanitaria anche nell’attività di prevenzione».

Monti «Pubblico-privato modello ideale per la sanità lombarda»

Presente all’inaugurazione anche il varesino Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità di Regione Lombardia, che ha ribadito la necessità di avvicinare pubblico e privato per migliorare la sanità territoriale. «Non posso che essere orgoglioso perché questa clinica è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato che funziona. Come confermano anche i dati di Fondazione Futura secondo cui nell’80 per cento degli indicatori la Lombardia è sopra la media nazionale, la sanità lombarda conferma di essere una grande eccellenza».

«La Lombardia è fatta di persone che guardano sempre avanti e che affrontano e superano i problemi. Ora siamo la regione che ha inoculato in assoluto il maggior numero di dosi, abbiamo superato l’81 per cento. Grazie alle nuove prenotazioni entro poco raggiungeremo l’87 o l’88 per cento per cui la situazione è ritornata sotto controllo, ma soprattutto i numeri stanno dimostrando come la vaccinazione sia l’unica arma per sconfiggere il virus», conclude Fontana.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Regione Lombardia investe 7,5 milioni di euro nelle cure domiciliari
Nuove tecnologie, telemedicina e personale specializzato gli ambiti di sviluppo su cui è concentrata l’attenzione di pubblico e privato. Da MedicaAir nuovi studi per migliorare la consistenza dei cibi per pazienti con insufficienza respiratoria
PNRR e Case della comunità: la sanità privata non le vuole
Vietti (ACOP): «Le case e gli ospedali di comunità, senza un’adeguata programmazione degli investimenti, rischiano di diventare delle cattedrali nel deserto. Per rinforzare l’assistenza territoriale meglio investire sulle strutture sanitarie (private-convenzionate) già esistenti»
AIOP e le associazioni della sanità privata: «Sì ai nuovi Lea, no al Tariffario»
Aiop, Aris, Andiar, Ansoc, Federanisap, Federbiologi, FederLab, Sbv, Snr, Cic, Sicop ribadiscono la loro contrarietà al nuovo Tariffario dell’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, che prevede riduzioni fino all’80%
Sanità, AIOP e le altre associazioni della sanità privata: «Conferenza delle Regioni non approvi nuovo tariffario»
Nella nota firmata da AIOP, ARIS, ANDIAR, ANSOC, FEDERANISAP, FEDERBIOLOGI, FEDERLAB, SBV, SNR, CIC, SICOP si sottolinea che «il nuovo Tariffario di specialistica ambulatoriale aumenta le liste d’attesa e non consente di garantire prestazioni di qualità»
Crollo intramoenia, CIMO-FESMED: «A perderci sono medici, strutture e pazienti. Rendiamola più attrattiva»
«L’intramoenia viene ancora considerata erroneamente e da più parti la causa delle liste d’attesa - sostiene la Federazione CIMO-FESMED -. Ogni iniziativa adottata contro la libera professione dei medici dipendenti del SSN si tramuta di fatto in un vantaggio per la sanità privata. E forse, viene quindi da chiedersi, è proprio questo l’obiettivo ultimo per qualcuno»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...