Salute 10 Novembre 2020 10:05

«Epidemia in rapido peggioramento in tutto il Paese». Sale il livello di rischio in 5 regioni

Con un’ordinanza del ministro Speranza da mercoledì 5 regioni entreranno in zona arancione e la PA di Bolzano in zona rossa. L’invito è di ridurre i contatti drasticamente

«Epidemia in rapido peggioramento in tutto il Paese». Sale il livello di rischio in 5 regioni

Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria diventano regioni arancioni e la provincia autonoma di Bolzano entra in zona rossa. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza nella serata di ieri, dopo l’esame dei dati elaborati dalla Cabina di regia. I provvedimenti per le regioni entreranno in vigore da mercoledì 11 novembre.

Gli ultimi riferimenti si basano sui dati del periodo 26 ottobre – 1 novembre, che riportano persone che hanno probabilmente contratto l’infezione nella prima parte dello scorso mese. I rilevamenti non sono positivi: «L’epidemia in Italia è in rapido peggioramento su tutto il territorio nazionale». La maggior parte delle regioni è compatibile con uno scenario 3, ma con una velocità di trasmissione così elevata che quelle che si accostano allo scenario 4 sono in rapido aumento.

«Tutte le regioni – si legge – sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane». L’incidenza cumulativa è passata a 523,74 per 100mila abitanti tra il 19 ottobre e il 1 novembre. I casi sintomatici sono aumentati a 129,238 (contro i 54mila della prima parte di ottobre) secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità. L’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari all’1,72, singolarmente anche nella maggior parte delle regioni si supera l’1,5. Per 9 regioni è stata segnalata l’allerta nella resilienza dei servizi sanitari territoriali.

RITARDI NELLA TRASMISSIONE DI DATI 

La criticità nel riportare i dati con tempestività si rileva ancora, così come quella nella completezza degli stessi. Anche la scorsa settimana i ritardi sono stati importanti per il sistema di monitoraggio. Questa, secondo il documento Iss, è un’ulteriore prova della «generale criticità di resilienza diffusa su tutto il territorio nazionale e dovuta alla gravità della situazione epidemiologica». Come conseguenza questo può portare ad una sottostima della velocità di trasmissione e dell’incidenza.

Resta stabile la percentuale di casi rilevati con contact tracing di casi positivi, al 19,5%; al 35,1% quella dei casi rilevati alla comparsa dei sintomi e stabile al 27,4% quella dei casi rilevati tramite screening. Resta un importante 18% di nuovi positivi di cui non è riportato il motivo di accertamento diagnostico. In alcune regioni, inoltre, l’80% dei nuovi casi non è riconducibile a catene di trasmissione già note: questa settimana sono 74,967 contro i 49.511 della settimana precedente.

«NECESSARIA RIDUZIONE DELLE INTERAZIONI FISICHE»

«Si conferma – si legge ancora – che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile».

Per le Regioni/PA classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, data l’elevata trasmissibilità e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di rischio alto, «si raccomanda di considerare di anticipare rapidamente le misure previste per il livello di rischio alto ed il corrispondente scenario».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Iss: repentino aumento dei contagi, ora 5 Regioni a «rischio alto»
Alla vigilia della scadenza dell'obbligo delle mascherine anche sui trasporti, i nuovi dati del monitoraggio settimanale indicano un aumento repentino dei contagi
Covid, guerra sui conteggi dei positivi in ospedale. Braccio di ferro tra medici e Regioni
Le Regioni chiedono di rivedere il sistema di conteggio dei casi positivi in ospedale, mentre i medici vogliono lasciare invariati i bollettini. In discussione c'è anche il sistema dei colori delle Regioni e la comunicazione dei dati sui contagi al pubblico. Attesa la decisione del Ministero della Salute
Spese delle Regioni aumentate con il Covid, l’allarme di Fedriga: «Mancano due miliardi, così saltano i bilanci»
Una delegazione della Conferenza delle regioni ha incontrato i capigruppo di tutti i partiti di Camera e Senato per trovare una soluzione
di Francesco Torre
La rivoluzione della medicina generale: dalla dipendenza all’accreditamento, le soluzioni proposte dalle Regioni
Il documento delle Regioni: «La medicina generale non è più in grado di garantire che l'investimento notevole previsto dal PNRR porti i risultati auspicati». Proposte, obiettivi e criticità
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...